Demanio contro Via Don Blasco, De Cola “Un pretesto politico per bloccare i lavori”.

di Marina Pagliaro – Già lo scorso 25 gennaio era arrivato uno stop temporaneo da parte del Genio Civile all’avvio dei lavori di realizzazione della nuova via Don Blasco. Trenta punti in cui si chiedeva al Comune di Messina di sistemare alcuni documenti per l’adeguamento del progetto. Accorgimenti che, dal giorno dopo, l’assessorato ai lavori pubblici ha rielaborato e che consegnerà al genio civile nei prossimi giorni.

Auguri natale 2014 sindaco Accorinti foto archivio assessore De ColaAdesso una nuova vicenda sta ulteriormente rallentando il lavoro. Ai punti 28 29 infatti si parla di una concessione demaniale che il comune deve richiedere e che riguarda 70 mt di una parte di rampa che ricade nell’area, appunto, del demanio. “Prima che lo chiedesse l’ing. Silvano Mondello abbiamo già provveduto a chiedere l’autorizzazione al demanio per interventi di manutenzione straordinaria, che, comunque, abbiamo sempre fatto nel corso degli anni – ha spiegato l’Assessore ai Lavori pubblici Sergio De Cola – Dagli anni Settanta il comune si prende carico dell’area ma mai nessuno ha sottolineato niente”.

Nascono quindi a partire da questo episodio diversi dubbi legati alla pretestuosità politica di queste richieste. Il progetto, infatti, è da anni in gioco. L’iter è stato rispettato, passando per l’approvazione della Regione, per la validazione da una terza società a Roma, per la chiusura dell’accordo finanziario con la RFI e, infine, per l’appalto. Tutto pronto, insomma. Ma ancora i lavori sono fermi. “Io posso capire gli attacchi contro di me, contro l’amministrazione o contro Accorinti – dice ancora Sergio De Cola – ma questo continuo ostacolare la realizzazione di un’opera importante per la città vuol dire prendersela con i cittadini e fare soltanto il loro male”.

Oggi, intanto, la Cisl e la Filca scrivono su via Don Blasco che i recenti avvenimenti mostrano «inequivocabilmente una disattenzione ed una superficialità nella gestione delle opere pubbliche da realizzare in città». Bisogna, però, sottolineare che Genio CivileSoprintendenza e, non ultimo, Demanio hanno chiesto adeguamenti proprio quando i lavori dovevano cominciare, nonostante il parere di tutti gli enti in gioco fosse stato, in precedenza, positivo. “Abbiamo dato sempre massima disponibilità alla collaborazione e all’adeguamento del progetto là dove fosse necessario apportare miglioramenti – conclude De Cola – ma tutti questi disagi non sono problemi di matrice strutturale ma soltanto politica”.

Politica che vuole, forse, ostacolare la realizzazione dell’opera, per levare all’Amministrazione Accorinti un eventuale successo.

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