E’ stato arrestato in aeroporto a Catania l’avvocato siracusano, Giuseppe Calafiore, coinvolto nell’inchiesta delle Procure di Roma e Messina, per un giro di corruzione dove sono coinvolti, giudici, avvocati e faccendieri.
Si trova nel carcere di piazza Lanza, dove è stato condotto lo scorso 10 febbraio di rientro all’aeroporto di Catania.
Il legale, indagato dalla procura di Messina nell’ambito dell’inchiesta su procedimenti penali pilotati in cambio di soldi, è stato preso in consegna dagli uomini della Guardia di Finanza di Messina.
Calafiore si trovava all’estero per motivi di lavoro quando è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. In concorso con un altro avvocato siracusano, Piero Amara, anche lui arrestato, avrebbero corrotto Longo. L’ex pm, in cambio di soldi e regali, avrebbe favorito diversi clienti “di peso” dei due difensori.
Calafiore, attraverso il suo legale Mario Fiaccavento, aveva fatto sapere agli inquirenti di non aver mai avuto intenzione di sottrarsi all’arresto e di voler anzi chiarire la sua posizione.
Quindici le persone raggiunte da ordinanze cautelari, ma l’inchiesta potrebbe riservare ulteriori sorprese, coinvolgendo anche altri professionisti, ma anche politici.
Calafiore, in concorso con un altro avvocato siracusano, Piero Amara, anche lui arrestato, avrebbero corrotto l’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo. Il magistrato in cambio di soldi e regali, avrebbe favorito i clienti degli indagati. Nei giorni scorsi, il legale di Calafiore, Mario Fiaccavento, aveva fatto sapere che il suo assistito non voleva sottrarsi all’arresto e di aver saputo dell’operazione quando gia’ si trovava all’estero.