Filicudi (ME): i Carabinieri recuperano numerosi manufatti lapidei antichi e denunciano sei persone

Un ladro professionista che faceva base sull’isola di Filicudi raccogliendo diversi manufatti nella sua abitazione, pronto a trasportarle sulla terra forma attraverso un furgone. Si tratta di 35 pezzi in pietra lavorata fra cui numerose macine, frantoi e fonti, di diversa misura.

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Filicudi, a conclusione di una complessa operazione, hanno denunciato sei persone che si erano impossessati e stavano trafugando numerosi reperti in pietra ritenuti beni culturali è sottoposti a tutela da specifica normativa.

Foto 2L’attività è scaturita a seguito di numerose segnalazioni di furti e sottrazioni che hanno interessato l’arcipelago Eoliano, che comportavano un primo spostamento e decontestualizzazione dal loro sito originario dei manufatti per poi essere trafugati in terra ferma.

L’operazione è scattata dopo l’intercettazione di un furgone nei pressi del porto di Filicudi, pronto ad imbarcarsi per Milazzo, dove all’interno del cassone abilmente ed opportunamente occultati sotto un primo telone in plastica si trovavano i beni culturali in pietra, sopra ai quali erano stati posizionati altri effetti personali quali libri sedie e sdraio ivi poste per eludere un controllo più approfondito, il tutto ricoperto da un secondo telone in plastica.

Grazie alle indagini sono stati scoperti i soggetti che hanno aiutato il professionista a prelevare i beni, caricandoli sul furgone e occultandoli. Tutti dovranno rispondere di omessa denuncia di ritrovamento di beni culturali e impossessamento illecito di beni appartenenti allo Stato.

A conclusione delle operazioni, gli antichi manufatti saranno oggetto di approfonditi esami tecnici da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali. L’attività rientra nell’ambito di una più vasta opera di prevenzione dei siti archeologici marini che l’Arma dei Carabinieri, con i suoi reparti speciali, conduce sistematicamente a difesa dell’importante patrimonio culturale siciliano.

 

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