di Marina Pagliaro – Sei sedute straordinarie, ma in realtà la questione è uno filo rosso che ha attraversato e segnato tutta l’Amministrazione Accorinti. La questione isola pedonale, adesso, è arrivata al capolinea: l’Assessore Gaetano Cacciola ha ritirato la delibera e ha posto fine a una lunga serie di estenuanti accuse, ostruzionismi, blocchi di cui il consiglio è stato carnefice-vittima nelle ultime settimane.
“Questa è una sconfitta per la città – ha dichiarato ai nostri microfoni Cacciola, poco dopo la fine del consiglio di questo pomeriggio – Tutte le città hanno un’isola e non soltanto al Nord ma anche al Sud. Restituire aree pedonali ai cittadini è una forma di civiltà ma non potevamo continuare a portare avanti questa farsa”.
Non era nei piani che Gaetano Cacciola prendesse questa posizione. I lavori erano cominciati alla luce di un richiamo generale alla responsabilità verso la città. L’Assessore, infatti, ha voluto parlare per primo chiedendo ai consiglieri che si potesse trovare una soluzione evitando il protrarsi di uno spettacolo ormai davvero squallido per i cittadini che sono stata a guardare che qualcosa potesse accadere, chiedendo, a gran voce, che l’isola si facesse.
Abbiamo assistito invece a consiglieri che stavano finendo alle mani per insulti e rivendicazioni reciproche dove, alla fine, a pagarne di più le conseguenze sono stati ancora una volta i cittadini. Chi ha chiesto a Pippo Trischitta di ritirare gli emendamenti, come il consigliere La Cava, è stato taciuto di antidemocrazia da chi, come Ivana Risitano, chiedeva, invece, che diminuissero gli emendamenti in discussione. Un braccio di ferro che, alla fine, ha visto unirsi PD, Cmdb e Dr ma inutilmente visto che all’urlo di Trischitta “ma che consiglieri comunali siete se non avete la dignità di farvi rispettare?”, si è scatenato il putiferio. Oggi, comunque, Trischitta era solo a difendere i suoi 800 emendamenti che non avrebbe ritirato per nessun motivo. E, alla fine, a dargli l’assist proprio il consigliere La Cava che non ha colto il tentativo da parte del consiglio di andare avanti, sollecitato proprio dall’intervento iniziale di Cacciola.
Adesso la questione è giunta al termine e bisognerà aspettare la prossima amministrazione, forse, per fare un passo avanti sulla questione. Una valutazione giusta la fa Giuseppe Siracusano (che potete rivedere nel video subito dopo l’intervento di Cacciola): “Ha perso la città. La tredicesima città d’Italia senza isole pedonale è una sconfitta. La nostra città ha diritto ad avere una classe politica adeguata”.
Un lungo applauso ha accompagnato, al termine del ritiro della delibera, il discorso affranto, commosso e sinceramente dispiaciuto di Gaetano Cacciola. Primi ad applaudirlo, proprio i consiglieri del PD, nonostante la presa di distanza sottolineata da Antonella Russo rispetto all’amministrazione e al modo di gestire la questione “isola”. “L’Assessore è stato applaudito perché ha avuto grande dignità – ha detto ancora Siracusano – Era un atto che riguardava la città e la cosa più grave è stato che si è scelto di non discutere. Si parla di fascismo, ma questo è stato il comportamento più antidemocratico che ci possa essere da parte di una parte minoritaria del consiglio”.