di Marina Pagliaro – No, in realtà non c’è nessuna novità in merito alle riunioni del consiglio comunale sulla modifica al piano generale del traffico urbano per integrare la pedonalizzazione permanente di una zona limitrofe a Piazza Cairoli. Forse, per la prima volta, la vera novità è stato il via dei lavori con il raggiungimento immediato del numero legale.
Per il resto, siamo alle solite. Sembrava che tutto potesse procedere nei tempi (sono stati infatti discussi 2 emendamenti e un subemendamento), ma in realtà, quando si è trattato poi di concludere una votazione sul sesto emendamento è caduto il numero legale e di conseguenza il consiglio è stato aggiornato a domani alle 13.
Andando per ordine il quarto emendamento, presentato da Cucinotta, Trischitta, Gioveni, e gli altri della coalizione di destra, prevedeva di sostituire l’isola pedonale della Via dei Mille con quella di Viale S.Martino. Il parere del Dipartimento della viabilità è stato negativo e anche il consiglio comunale ha bocciato la proposta.
Nel frattempo, poi, si è passato a parlare burocratese in consiglio. Perché il quinto emendamento e il sesto emendamento presentati dal consigliere Nicola Cucinotta, si appellavano alla delibera che aveva autorizzato la prima isola pedonale. Le contestazioni questa volta sono state svariate. Diciture errate in riferimento al bando con cui si indiceva la realizzazione del nuovo PGTU che non viene aggiornato dal 1998. Secondo la delibera in esame il bando doveva essere espletato entro il 2016, ma in realtà risale a pochi giorni fa la pubblicazione della gara d’appalto che ha assegnato, giusto qualche settimana fa, a uno studio di ingegneri bolognesi Tps Pro e alla coop. Mate, per 216mila euro la realizzazione delle modifiche.
I chiarimenti sono arrivati subito dall’ing. Mario Pizzino che ha tolto qualsiasi dubbio specificando che i tempi amministrativi erano corretti. Intanto, proprio Pippo Trischitta, che ha presentato 331 emendamenti e oltre 200 subemendamenti ha contestato al presente Assessore per la mobilità Gaetano Cacciola che la realizzazione dell’isola pedonale crea inquinamento acustico e atmosferico.
Nonostante la consigliera Daniela Faranda abbia cercato di far riflettere il consiglio comunale sulla necessità di proseguire con i lavori che sembrano ormai bloccati a un punto morto e ridondanti, ancora una volta un nulla di fatto.
Nel caos generale, in cui è sfociata la discussione, animata dalle solite accuse politiche fra Forza Italia e Cambiamo Messina dal basso, alcuni consiglieri hanno pensato di bene di lasciare l’aula al momento della votazione del sesto emendamento.
Così, almeno per domani, un nuova puntata di “consiglio e isola” è garantito. E considerando come sono andate anche oggi le cose, ecco spiegato perché l’articolo non avrebbe contenuto alcuno spoiler.