Un debito fuori bilancio da 3 milioni e 300 mila euro: quale il prossimo passo della Giunta?

Da sinistra, Signorino, Le Donne e Accorinti

di Marina Pagliaro – Una trafila cominciata a novembre e ancora poco chiara che adesso rischia di trasformarsi in un pesante debito per il Comune. La mancata approvazione della variazione di bilancio di previsione del 2017 è costata consigli comunali straordinari in clima festivo pre-Capodanno. Oggi l’esito ultimo: un debito fuori bilancio che questa Amministrazione comunale lascerà dietro di sé per una cifra di 3 milioni e 300 mila euro se non troverà una soluzione alternativa.

Spese non chiaramente identificate ma che, non essendo state conteggiate nel bilancio entro la fine dell’anno scorso, adesso diventeranno macigni. La pendenza è emersa grazie alle richieste del PD, nello specifico di Claudio CardileAntonella RussoGiuseppe Siracusano Gaetano Gennaro  che hanno voluto chiedere al Segretario generale Antonio Le Donne, quali sono le precauzioni che l’Amministrazione sta prendendo per ovviare al problema.

La risposta è arrivata chiara da Le Donne: ormai non si potrà più inserire la cifra nel vecchio bilancio, anche se le spese sono destinate ad attività legittime della Giunta. Secondo le richieste della delibera del 7 novembre della Giunta, il consiglio comunale avrebbe dovuto modificare il bilancio mettendo a disposizione i 3 milioni e 412 mila euro, senza specificare per cosa destinare la cifra.

Cifra che, addirittura, la giunta definiva urgente. Qui lo sbarramento del consiglio che in assenza di comprensione del carattere di “urgenza dell’investimento richiesto dalla Giunta ha disapprovato la modifica.

“Le responsabilità della mancanza della ratifica non sono da attribuire di certo a questo consiglio comunale – ha detto Claudio Cardile – perché l’atto a noi è arrivato il 27 di dicembre. Nè tanto meno, oltre un elenco scarno, è stata data prova dei pagamenti effettuati a parte una pendenza. Dunque sono soldi che non sappiamo a chi spetteranno”.

Affermazioni, queste, condivise da tutti, tranne da Cmdb. “La legge è fatta in modo tale che la Giunta può fare questa manovra – ha detto Ivana Risitano – Anzi fino a un minuto prima della fine dell’anno queste somme potevano essere richieste. Non era giusto che fossimo noi consiglieri a ratificare questa decisione, semmai”.

I soldi intanto, per cosa sono destinati? Contratti? Investimenti? Dei 3 milioni e 421 mila euro ne sono stati spesi, effettivamente e in maniera certificata, circa 204 mila. Adesso la palla torna nelle mani dell’Amministrazione che dovrà spiegare come intende risolvere la questione.

 

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