L’ entusiasmo e la frenesia per l’inaugurazione del Burger King, salutato da moltissimi messinesi come la salvezza per la Galleria Vittorio Emanuele e forse anche per la città (vista la creazione di nuovi posti di lavoro) hanno lasciato il posto ad un moto di indignazione che in queste ore si è scatenato sui social.
Così come segnalato anche da un nostro lettore, il camion che fino a qualche giorno fa era parcheggiato in Via Oratorio della Pace, accanto alla Galleria, e che conteneva un maxi gruppo elettrogeno, non c’è più. Al suo posto il gruppo elettrogeno che ha, almeno al momento, assunto una posizione stabile.
Ecco cosa scrive Paolo M:
“Sono le foto del gruppo elettrogeno che è stato installato sulla Via Oratorio della Pace per fornire energia elettrica ad un nuovo esercizio di ristoro inaugurato da circa un mese nella Galleria Vittorio Emanuele. In attesa dell’intervento dell’Enel sembrava che il problema si dovesse risolvere presto perché l’attrezzatura era posta su un autocarro. Da qualche giorno invece, come si evince dalle foto, è stato posto a terra e protetto da pannelli di legno con caratteristiche quindi di una cosa durevole. Mi sembra superfluo segnalare il disagio che ciò crea agli abitanti della zona perché questo rumore costante, fastidioso e stressante continua senza interruzione per tutto il giorno fino alle 3 – 4 del mattino. Mi chiedo se è mai possibile che l’Enel non si affretti ad intervenire e che il Comune non solleciti chi di dovere. Sembra normale tutto ciò?”
Rimandiamo la risposta a chi di competenza.
Sarebbe un vero peccato per tutti non trovare soluzioni adeguate a salvare l’utile e il dilettevole.
La situazione di disagio, infatti, è anche quella del proprietario del Burger King, Pierluigi D’amore, che ci ha fornito alcune spiegazioni, dicendosi “mortificato”.
“Stiamo aspettando anche noi l’allaccio da parte di Enel, che ovviamente abbiamo chiesto con congruo anticipo rispetto all’inaugurazione di due settimane fa. Pare che i lavori alla cabina siano finalmente iniziati” – dichiara il giovane imprenditore – “Tuttavia ho voluto io stesso disporre di inglobare il gruppo elettrogeno in un modulo fonoassorbente (che oltretutto ha avuto un costo notevole), per evitare che il camion facesse cassa di risonanza. Insomma anche io subisco questo ingombro”.
A questo punto, la palla passa ad Enel. Ci auguriamo che, vista la situazione, i tempi tecnici si riducano.(@Pal.Ma)