Inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.) e distruzione o deturpamento di bellezze naturale (art. 734 c.p.). Sono le ipotesi di reato che hanno portato al sequestro della struttura turistica Sikania Resort. A eseguire il provvedimento è stata la Guardia di Finanza di Gela. Ravvisate diverse violazioni nelle prescrizioni disposte sia dal Comune di Butera che dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Il resort verrà adesso affidato a un custode giudiziario nell’attesa dell’attuazione degli interventi imposti per il ripristino dei luoghi. La struttura, infatti, a ridosso di Torre Manfria, sito di interesse comunitario e per questo sottoposto a vincolo naturalistico. In origine a gestire il sito è stata la società Falconara srl, che ha poi dato in affitto lo stesso, a partire dal 2014, alla società Eden srl di Pesaro.
Secondo le indagini, nell’ultimo decennio, il cordone dunale che esisteva nell’area sarebbe stato spianato in corrispondenza del resort con l’intento di ampliare lo stabilimento. Per questo sono state denunciati Pietro Franza, legale rappresentante di Falconara e titolare della concessione edilizia, e Nardo Filippetti, legale rappresentante di Eden e attuale gestore del complesso.
ARTICOLO AGGIORNATO IL 27 LUGLIO 2024 (ex articolo 17 GDPR Reg. UE 679/2016):