Rinviati a giudizio al 25 giugno prossimo, davanti al giudice monocratico, Letterio Rizzo, medico del reparto di Ortopedia dell’ospedale Piemonte ed Edoardo Epifanio, medico del reparto di chirurgia dello stesso ospedale. A stabilirlo il gup Simona Finocchiaro. I medici devono rispondere di omicidio colposo (“condotte a entrambi ascrivibili per negligenza, imprudenza, imperizia”) per la morte di Rosa Orioles, un’anziana di 81 anni deceduta nel 2013.
La notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2013, dopo essere stata ricoverata qualche giorno prima all’ospedale Piemonte per una frattura del collo del femore per essere sottoposta ad un intervento chirurgico che riuscì perfettamente, l’anziana accusò un malore: tachicardia, forti dolori allo stomaco, al petto, alle spalle, ed alle braccia. Le fu somministrata una fiala contro il senso di nausea e fu visitata da un medico ma la signora continuò a stare male. Il mattino successivo morì.
I figli della donna presentarono una denuncia affidandosi all’avvocato Nino Cacia. Nell’udienza preliminare i due medici sono difesi dagli avvocati Francesco Marullo di Condojanni e Antonino Di Maio. Come fonte di prova sono stati acquisiti la documentazione sanitaria e una consulenza tecnica dei dottori Giovanni e Alessandro Bartoloni, e Fabrizio Vanaria. Per quanto riguarda l’eccezione relativa all’inutilizzabilità della perizia, il gup Finocchiaro ha ritenuto che la questione deve essere affrontata nella fase del dibattimento.
“Non si può attendere cinque anni per iniziare un processo. – conclude il legale – E ciò sia per le persone offese dal reato ma anche per coloro che rivestono nel procedimento la qualità di imputati”.