Il Teatro di Messina in occasione del debutto de “La guerra dei Roses” ripropone un nuovo appuntamento con i protagonisti dello spettacolo con l’obiettivo di attivare il dialogo tra artisti, studenti, critici e spettatori.
In programma, sabato 13 gennaio 2018 alle 18,00 nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, l’incontro con la compagnia dello spettacolo “La Guerra dei Roses” di Warren Adler.
All’incontro, coordinato dalla prof.ssa Antonia Cava, docente di Sociologia della Comunicazione presso il Dipartimento COSPECS dell’Unime, oltre al Presidente Luciano Fiorino e alla Direttrice artistica della sezione Prosa Simona Celi Zanetti dell’Ente, prenderanno parte gli attori Ambra Angiolini, Matteo Cremon e altri artisti della compagnia.
L’iniziativa rientra nell’ambito della convenzione tra l’Università e l’Ente Teatro, che offre tra l’altro a studenti e dipendenti la possibilità di acquistare i tagliandi di ingresso al “Vittorio Emanuele” a prezzi particolarmente vantaggiosi.
Lo spettacolo, in scena dal 12 al 14 gennaio al Vittorio Emanuele di Messina, ripropone in forma teatrale il romanzo del 1981 di Warren Adler che otto anni più tardi diventerà un enorme successo cinematografico per la regia di Danny De Vito.
L’autore del romanzo, Warren Adler, scrive anche il soggetto del film e in seguito deciderà di adattare questa vicenda anche per il teatro, creando una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, trovando forse in teatro la sua dimensione ideale, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione terribilmente onirica.
La storia, nota ormai a tutti, grazie alla fama della pellicola cinematografica, e alla notorietà oltre che alla splendida affinità interpretativa dei suoi protagonisti (Michael Douglas e Kathleen Turner), narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole o grandi comodità, che la loro vita quotidiana andava conquistandosi.
Tutto questo avviene, come ci è lasciato intuire dalle prime scene, in un’atmosfera di profondo amore, di sincera passione, all’interno di una cornice rosa e perfetta, lontani dal sospetto, appunto inesistente tra i Rose, di un qualsivoglia senso di raggiro o personale tornaconto, la dinamica del loro vivere insieme pare (ed è!) motivata soltanto dal reciproco amore. Ma ad un tratto, poco dopo l’inizio della nostra commedia, tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei.
Tutta la loro vita passata insieme, viene da lei completamente riscritta e reinterpretata, la sua maturata presa di coscienza la rafforza e la sprona, con una ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sul suo amato, ora il responsabile della sua mancata affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze.