Se Maometto non va alla montagna, la montagna è andata da Maometto: una carovana della speranza, con in testa il Sindaco Renato Accorinti e la neodeputata Elvira Amata che ha fatto da trait d’union (come annunciato) con l’assessore Alessandro Pappalardo.
Per il teatro, che naviga a vista, con 16 dipendenti sul piede di guerra che proprio lo scorso 3 gennaio hanno firmato un documento sul Reinquadramento del Personale, “constatando che alla data odierna non sono stati applicati gli istituti contrattuali previsti […] nè gli accordi n.1 e N.2 sottoscritti dall’amministrazione d’intesa con le organizzazioni regionali di categoria” e che hanno annunciato l’interruzione dei servizi tecnici e amministrativi “in mancanza da parte dell’Amministrazione degli adempimenti contrattualmente statuiti […] con decorrenza dalla busta paga di gennaio”, si sarebbe aperto uno spiraglio.
Grazie anche all’annuncio (come riportato in una nota della stessa Elvira Amata) dell’impegno da parte del Comune di versare 400 mila euro (cioè il contributo annuale che da 4 anni manca nelle casse del Teatro, come sostenuto nelle discussioni seguite ai vari bilanci). Quando? Lo constateremo nei prossimi giorni, utili anche a comprendere se tra i crediti vantati dal teatro ci sono anche quelli delle responsabilità individuali, tuttora al vaglio della magistratura.
I vertici del teatro annunciano che già “dai prossimi giorni verranno avviate le prime azioni utili al rilancio del Teatro di Messina”, attraverso un’attività sinergica tra gli uffici del Teatro, quelli dell’Assessorato Regionale e del Comune: “Si è individuata una linea comune e questa condivisione rappresenta uno spartiacque per il percorso del nostro Teatro – ha dichiarato il Sovrintendente Bernava – e siamo fiduciosi che i mesi che ci aspettano porteranno ad una ripartenza reale per la casa della cultura messinese”.
“Lavorare nell’ottica della possibilità di recupero dei famigerati fondi Furs, partendo dalla risoluzione di ataviche questioni mai gestite in questi anni ma, anzi, ingigantite fino alle estreme conseguenze; procedere al reinquadramento della pianta organica, nonchè recuperare i crediti vantati dal teatro, sono solo alcuni degli aspetti affrontati con causa cognita, dati alla mano e proposte sul tavolo – ha dichiarato Elvira Amata, che continuando ha detto – Da parte dell’esponente del Governo regionale si è avuta non solo la massima disponibilità ma anche l’apertura al lavoro sinergico fondato su una conoscenza d’insieme che, fino ad ora, a tutti era venuta meno. Ritengo sintomatico-continua la Parlamentare regionale-che al termine di una riunione fiume durata ore, tutti, nessuno escluso, si siano congratulati e detti stupiti e ben fiduciosi, nonché pronti a dare il proprio massimo contributo per sanare la situazione, compresa l’amministrazione locale che si è impegnata a compensare le somme dovute da par suo (400.000,00€)”.
Se in sostanza non arriveranno al momento soldi dalla Regione (alla luce delle risultanze ispettive) la politica farà certamente il suo corso, incalzata anche dalle prossime scadenze elettorali alle quali tutti vogliono presentarsi nel migliore dei modi. (Pal.Ma)