Nessuno spazio in Giunta e Cateno De Luca si ribella. Il matrimonio con l’UDC è durato davvero poco per l’onorevole che “in piena sintonia con il gruppo dirigente di Sicilia Vera e’ transitato al gruppo misto nell’attesa di un chiarimento che deve necessariamente passare dagli organi nazionali Udc considerato che ad oggi è stata giocata una mera partita a futti cumpagnu o dei pupi e dei pupari”.
“Avevo chiesto che il gruppo parlamentare assumesse la denominazione Udc – Sicilia Vera considerato che i candidati di Sicilia Vera nell’Udc avevano contribuito al risultato elettorale con ben 18 mila voti e l’elezione a deputato al parlamento siciliano dell’on Cateno De Luca e non è stata accolta la nostra richiesta”, aveva spiegato ieri il presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo aggiungendo: “L’ on. Cateno De Luca aveva chiesto che uno dei due assessori fosse di Sicilia Vera considerato che l’Udc ha avuto due assessorati grazie a quell’ 1% regionale potato dai candidati di Sicilia Vera, e nella rosa dei nomi forniti al Presidente Musumeci sono stati indicati solo tre nomi invece di quattro con l’esclusione proprio di Sicilia Vera. Abbiamo chiesto che si individuasse un metodo per valorizzare tutti i parlamentari ed anche i candidati più rappresentativi che pur non eletti aveva contribuito al complessivo risultato elettorale e non è stata presa in alcuna considerazione la nostra richiesta”.
Intanto prosegue la crociata di De Luca contro il sistema giudiziario di cui si sente vittima. E oggi al Palacultura è prevista alle 16,30 la presentazione del libro “La lupara giudiziaria” scritto dall’on. Cateno De Luca e edito da Armando Siciliano Editore. Interverranno anche il prof. Carlo Taormina, avvocato e docente di procedura penale e l’ on. Gianfranco Micciché presidente dell’Ars.