Confiscati beni per 10 milioni a Amedeo Matacena

La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di sequestro e confisca di beni per un valore di 10 milioni di euro,riconducibili al noto armatore Amedeo Matacena, ex parlamentare ora latitante a Dubai (Eau), già condannato a 3 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Nel mirino 12 società (4 con sede in Italia e 8 all’estero) e disponibilità finanziarie allocate in conti esteri. Sequestrati e confiscati anche 25 immobili aziendali e una grossa motonave di oltre 8.100 tonnellate di stazza.

Con il provvedimento di oggi, la locale Corte di Assise di Appello, evidenziando che la maggior “parte dei beni che costituiscono il patrimonio di Matacena sono frutto di attività illecite o di reimpiego dei loro proventi” – e ravvisando “una oggettiva quanto marcata sproporzione” tra gli investimenti effettuati e i redditi dichiarati – ha disposto il sequestro e la confisca di 12 società (per l’intero capitale sociale o in quota parte) di cui 4 con sede nel territorio nazionale (Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Roma) e 8 all’estero (Isole Nevis, Portogallo, Panama, Liberia e Florida), nonché di disponibilità finanziarie collocate in conti esteri.

Sono ricompresi nel sequestro e confisca anche 25 immobili aziendali, oltre che una grossa motonave della stazza di oltre 8.100 tonnellate, già utilizzata per attività di traghettamento veicoli e passeggeri nello Stretto di Messina. Il valore complessivo del patrimonio oggetto del provvedimento odierno supera i 10 milioni di euro.

Amadeo Matacena , è rimasto coinvolto nell’operazione Breakfast, che portò all’emissione di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere, oltre che nei suoi riguardi, anche a carico di sua moglie Chiara Rizzo, per il delitto di intestazione fittizia di beni, e dell’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola per averlo aiutato a sottrarsi alla cattura.

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