Sabato 16 dicembre, Cristina Donà tornerà al Retronouveau di Messina, a distanza di 2 anni dall’ultimo ed incredibile concerto.
Il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana, inizia nei primi anni novanta. Cristina, che ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, è una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all’estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice. Sempre in grado di rinnovarsi, la Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.
Grazie alle prime performance che la fecero conoscere per la sua voce unica, viene segnalata da Davide Sapienza (al tempo giornalista musicale ora noto scrittore) a Manuel Agnelli degli Afterhours: così nacque la collaborazione che porterà all’album di debutto “Tregua” (1997), da lui prodotto coinvolgendo musicisti di spicco della nuova scena musicale italiana di allora. I primi riconoscimenti non tardano: il pubblico la accoglie come un’ appassionante novità, la comunità musicale riconosce il suo esordio sorprendente, la critica le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto.
Sino al 2015 ha pubblicato 8 album, apprezzati da pubblico e critica, con importanti collaborazioni.
Quest’anno (2017) il lungo e luminoso percorso artistico di Cristina Donà taglia un traguardo importantissimo, quello dei vent’anni. Nel 1997 veniva infatti pubblicato il suo folgorante album “Tregua”.
Per questo specialissimo “compleanno” Cristina ha pensato di confezionare un regalo prezioso: un tour dedicato, con live incentrati principalmente su “Tregua” (che verrà eseguito per intero) ma che non mancheranno di stupire e ammaliare, arricchiti da cover insolite di grandi artisti italiani ed internazionali con le quali Cristina ama da sempre cimentarsi e dai brani simbolo della carriera di quest’artista in continua evoluzione.
Sul palco con lei porterà alcuni dei musicisti presenti già allora, come Cristiano Calcagnile alla batteria (che si occuperà anche di “vestire” i brani con nuovi arrangiamenti) e Lorenzo Corti alle chitarre, ai quali si aggiungono Danilo Gallo al basso e Gabriele Mitelli alla tromba.