“Mentre il sottosegretario alla pesca Giuseppe Castiglione era in Italia a risolvere le beghe del suo partito in frantumi, a Bruxelles, il consiglio europeo, con voto unanime e favorevole del rappresentante mandato dal Governo italiano, decideva di ridurre di un ulteriore 3% la quota di pesca per il pesce spada per l’Italia, fissata attualmente a 3.736 tonnellate. Con un gravissimo danno quindi per i pescatori italiani, i cui peggiori nemici, sono proprio i politici italiani”.
A denunciarlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che pubblica l’elenco dei rappresentanti istituzionali europei al tavolo del consiglio europeo del 12 dicembre 2017 e conclusosi nella mattinata odierna. A quel tavolo – spiega Corrao – l’Italia ha inviato un funzionario anzichè un Ministro o un sottosegretario, diversamente rispetto a quanto hanno fatto gli altri paesi. Infatti mentre Spagna, Francia, Belgio hanno hanno inviato ministri e viceministri, soltanto l’Italia ha mandato un rappresentante permanente, mentre erano presenti persino i ministri di Lussemburgo e Repubblica Ceca che certamente non hanno grandi interessi per la pesca. Il nostro Paese quindi non si è opposto al compromesso finale sulla proposta di regolamento in merito alle opportunità di pesca 2018 nel suo complesso. Sono certo che proporrà il solito bluff di contestare successivamente le disposizioni sul pesce spada del Mediterraneo ma ovviamente sarà una mera facciata e non servirà a nulla. I pescatori – conclude Corrao – ringraziano Martina, Castiglione e nel complesso, il governo italiano”.