“Scompare un’altra importante figura della destra messinese, uomo coerente ed integerrimo Ricorderemo sempre i pomeriggi passati ad ascoltarti quando con pazienza raccontavi ad un gruppo di ragazzi appassionati, cosa significa Politica.
Ciao Giovanni”. Queste le parole della consigliera Daniela Faranda, nel ricordare Giovanni Davoli, 73 anni, docente universitario e leader messinese del Movimento Sociale Italiano, morto nella serata di venerdì 1 dicembre per un infarto che non gli ha lasciato scampo. Le esequie si terranno lunedì alle 15,30 presso la chiesa del Santissimo Salvatore (complesso del Domenico Savio), in via San Giovanni Bosco.
Giovanni Davoli è nato a Messina il 24 luglio 1944, si è laureato in Giurisprudenza ed è diventato docente universitario alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Messina. Ha dedicato gran parte della sua vita alla politica. Scrisse diversi libri, e per molti è rimasto la memoria storica di quegli anni che e sino a pochi giorni fa ha “raccontato” in incontri e dibattiti.
E’ stato consigliere comunale di Messina dal 1975 al 1990, anno in cui è diventato docente ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico. Nel 1981 è stato eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana, nel collegio provinciale di Messina per il MSI. Il 30 marzo 1983 è subentrato alla Camera dei Deputati a Orazio Santagati, fino all’11 aprile dello stesso anno, aderendo al gruppo del MSI, ma ha deciso di restare all’Ars.
Negli anni ’90 si è candidato anche a sindaco di Messina con una lista civica.
A ricordare il professore Giovanni Davoli il collega di Ateneo Giacomo Dugo: “docente del nostro ateneo in un epoca che in tanti rimpiangiamo,nobile uomo animato da spirito politico che ha segnato la vita pubblica di Messina fin dai tempi del ’68 vissuto correttamente da destra dove quel movimento era nato, consigliere comunale, deputato missino regionale e nazionale, candidato a sindaco che ci aveva fatto sperare in un sindaco del movimento sociale a Messina! Apparteneva a un mondo di una politica che operava sorretta dalla propria ideologia, giusta o sbagliata, libera da interessi personali , rivolta al bene comune . Ricordo il suo sguardo, sempre uguale, come se il tempo non fosse passato,L’ ultima volta che l’ ho incontrato qualche anno fa per strada sai le battute che abbiamo scambiato su alcune realtà cittadine e forse su ……. qualche delusione di entrambi. Con Giovanni Davoli si spegne un pezzo di un epoca di Messina che tanti rimpiangiamo insieme anche alle speranze e alle delusioni che in noi si alternavano!”
