13 partner di 12 differenti paesi dell’Unione Europea, tra cui 10 camere di commercio Italiane all’Estero, Aarhus (Danimarca), Atene (Grecia), Belgrado (Serbia), Francoforte sul Meno (Germania), Bratislava (Slovacchia), Bucharest (Romania), Helsinki (Finlandia), Madrid (Spagna), Marsiglia (Francia) e Sofia (Bulgaria). Sono i partecipanti al progetto “ItsTime”, che ha come ente capofila l’Associazione Bios di Messina, al centro del secondo meeting tradizionale di Sofia, fino a venerdì scorso.
“ItsTime” è il primo progetto multicamerale sviluppato nell’ambito del programma Erasmus+: Gioventù e prevede la realizzazione di una piattaforma innovativa dedicata all’occupazione che offrirà a singoli individui, gruppi e aziende la possibilità di ricercare personale o trovare lavoro attraverso un processo di matching fra domanda e offerta e attraverso la puntuale declinazione delle competenze richieste dalle imprese ed offerte dai candidati, consentendo, indipendentemente dal profilo professionale, una piena rispondenza tra le qualifiche possedute e quelle ricercate dal mercato del lavoro.
Durante il meeting, ospitato presso la Camera di Commercio estera di Sofia in Bulgaria, si è discusso dello sviluppo della piattaforma “ItsTIME”, output finale delle attività progettuali. Dopo i saluti del presidente della Camera di Commercio di Sofia Marco Montecchi, che ha evidenziato l’importanza di costituire una rete tra le Camere di Commercio Italiane all’Estero con l’obiettivo di mettere insieme know now e conoscenze dei territori di riferimento per creare reali opportunità di lavoro e imprenditoria dei giovani europei, a prendere la parola è stato il presidente dell’Associazione Bios, Carmelo Lembo, che, in qualità di coordinatore del progetto “ItsTIME” ha riassunto le tappe del progetto nell’ultimo anno e dettagliato le linee guide per i prossimi mesi, sottolineando ancora una volta l’alta innovatività del progetto, anche rispetto alle attuali piattaforme web che si occupano di ricerca e offerta di lavoro. «Sempre più spesso – ha infatti precisato Lembo – le imprese ricercano professionisti che riescano a gestire specifici processi produttivi o operativi che non coincidono in toto con un preciso profilo professionale, così come spesso accade che un candidato, in grado di gestire specifici processi, non abbia una qualifica corrispondente all’ipotetico profilo oggetto del reclutamento aziendale. La piattaforma “ItsTIME” sarà altamente innovativa perché consentirà in maniera più semplice all’impresa di identificare il proprio fabbisogno a partire dall’identificazione dei processi produttivi o operativi e non da un elenco di profili o qualifiche professionali».
Ad analizzare gli aspetti metodologici e la logica che stanno dietro alla piattaforma rispetto il dialogo tra competenza professionale e mercato del lavoro è stato il presidente del Centro Orientamento e Placement dell’Università degli Studi di Messina, Dario Caroniti: «Grazie alla piattaforma “ItsTIME” – ha spiegato – si potranno far dialogare con maggiore precisione i profili professionali di chi entra nel mercato del lavoro e le professionalità richieste dalle aziende italiane all’estero.
A conclusione del secondo meeting a commentare lo sviluppo e le potenzialità del progetto “ItsTIME” è stato anche il direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, Giacomo D’Arrigo: «Si tratta di un progetto particolarmente originale capace di coniugare i temi della mobilità e del lavoro che ci rende orgogliosi del ruolo che assume l’Italia visto che si tratta di un primo progetto di “Europa multicamerale”, ovvero dove vengono coinvolte, nelle stesse attività, più camere di commercio italiane all’estero, consentendo quindi, non solo alla città di Messina di ritagliarsi un ruolo importante su scala europea, ma a tutta l’Italia consentendo alle nuove generazioni di vivere esperienze utili al loro percorso personale e professionale e offrirgli una chance di occupabilità. La messa in rete di 13 partner tra cui ben 10 Camere di Commercio italiane all’estero, sotto il coordinamento dell’Associazione Bios, è certamente un buon presupposto in grado di generare occasioni utili e risultati concreti per tanti giovani. Auspichiamo che questo progetto, realizzato grazie alle grandi potenzialità del programma Erasmus+, sia da esempio per tante altre realtà locali che, grazie all’Agenzia Nazionale per i Giovani, possono partecipare al programma europeo».