Niente rimonta contro la Svezia. A San Siro finisce 0-0 e l’Italia di Ventura è inesorabilmente fuori dai Mondiali di Russia 2018. Un clamoroso disastro sportivo ma anche finanziario. Senza i Mondiali, infatti, Figc ed Erario italiano dovranno fare a meno di svariati milioni di euro. Sponsorizzazioni, merchandising, diritti tv, gettito fiscale sulle scommesse e premi Fifa. Un’Apocalisse su tutti i fronti.
Quantificare esattamente il “bottino” non è semplice, ma qualche previsione si può farla senza andare molto lontani dalla realtà. Il primo buco per le casse azzurre lo incassa la Figc. Con l’Italia fuori dai Mondiali, la Federazione dovrà fare i conti con circa dieci milioni di euro di mancati introiti solo per le sponsorizzazioni (corrispettivi + royalties legate al merchandising e bonus vari). A questi si aggiungono i premi Fifa, che vanno dai 9.5 milioni di dollari per le squadre che vengono eliminate alla fase a girone ai 38 milioni di dollari riservati alla squadra che alzerà la coppa.
Ma non è tutto qui. Conti alla mano, infatti, un Mondiale senza l’Italia varrà molto meno anche per le televisioni, con un’importante ripercussione sui ricavi pubblicitari e sulle entrate della Figc per i diritti tv (variabili a seconda delle partite giocate nel torneo). Una debacle che coinvolge anche le scommesse e il relativo gettito per l’Erario: la mancata qualificazione peserà anche sulle casse dello Stato per circa un milione di euro in relazione alle mancate giocate sugli azzurri. Un vero disastro su tutti i fronti.
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