di Palmira Mancuso – Ridere dinanzi a una tragedia. Ridere della stessa tragicità dell’esistenza. In queste settimane la presenza a Messina di Rosario Palazzolo, scrittore, regista e attore palermitano, ha portato una ventata di aria fresca nell’asfittico quadro delle proposte teatrali da “previsionali” entusiasmi a dispetto dell’arte contemporanea.
Plauso quindi al Clan Off e ai Magazzini del Sale, due luoghi in cui si respira teatro a pieni polmoni, e che hanno dato il via alla stagione con il progetto “Santa Samantha Vs – Sciagura in quattro mosse”, di Palazzolo, insignito del Premio Nazionale della Critica 2016.
Dopo il successo dello “Lo zompo” lo scorso 22 ottobre, ecco “Mari/age” che è valso il tutto esaurito nelle due repliche e che oggi i messinesi potranno vedere ancora una volta alle 18,30.
Uno spettacolo che contiene tutto quello che in teatro è arte: per la capacità degli attori di dar corpo all’immaginazione del regista, per la totale empatia con il pubblico, per la giocosità del linguaggio, per la semantica di un testo che si offre a più letture, tutte interiori.
E poi c’è la Sicilia. Quella del matrimonio di Samantha, che come Maria sposa il suo Giuseppe che però di nome fa “Girolimo”.
Quella del rapporto col Divino e il Destino, il soprannaturale e la guarigione, con la Chiesa e il suo potere di influenzare gli uomini, mantenendo malsani equilibri a dispetto di anime candide.
Una Sicilia “femmina”, santa come la Madonna, ribelle come Samantha che alla fine deciderà per se cosa fare, perchè “l’amore non si guarisce, l’amore si sopporta”.
Un affresco emozionante, variegato di figure grottesche ma estremamente umane come le cugine Fatima e Rita, e lo sposo Girolimo a cui il pubblico resterà in qualche modo affezionato. Tanto che ci vorrà l’intervento divino per farlo scollare dalla sedia.
Insomma Delia Calò, Viviana Lombardo, Sabrina Petyx, Dario Raimondi meritano un altro sold out.