Le piazze siciliane vedranno i leader nazionali in campo negli stessi giorni: gli ultimi della campagna elettorale. Non era mai accaduto in occasione di consultazioni regionale, ma stavolta il vicino rinnovo del Parlamento nazionale alimenta la sensazione – forse più che una sensazione – che vincere in Sicilia possa regalare una marcia in più nel successivo turno elettorale.c
Così Matteo Renzi, assicura Fabrizio Micari, torna in Sicilia (non sappiamo ancora se traghetterà a bordo del treno con cui sta girando l’Italia) e Nello Musumeci felice come una pasqua, annuncia a sua volta che Silvio Berlusconi verrà nell’Isola a dargli una mano.
Un Silvio Berlusconi, il quale arriva in Sicilia sull’onda di un possibile successo e vuole che in caso di vittoria venga annoverato fra i vincitori. Non intende lasciare ai sovranisti (Salvini e Meloni), che pure gli hanno imposto il candidato, la parte dei trionfatori.
Non sarà un tour il suo, due giorni, forse tre, ma quanto basta per trasformarsi nel Re Mida della campagna elettorale: nel centrodestra si respira entusiasmo, anche se i giochi non sono per niente fatti.
D’altro canto Micari, che è stato trattato malissimo dai sondaggisti, ha speso molte parole per “denunciare” il nefasto, a suo avviso, ruolo esercitato dagli istituti demoscopici, che avrebbero tirato la volata ai suoi avversari, considerandolo fuori gioco sin dalle prime battute.
Quanto all’arrivo di Renzi e Berlusconi, ricordiamo che anche Beppe Grillo interromperà il suo tour nei teatri italiani per fare una capatina in Sicilia, lasciate finora alle cure di Luigino Di Maio e, per una certa fase, di Di Battista.
A poco meno di due settimane dal voto del 5 novembre la partita nell’isola resta comunque apertissima stante gli ultimi sondaggi: Nello Musumeci è avanti di due punti rispetto al candidato Cinquestelle Giancarlo Cancelleri. Oltre il 70 per cento degli intervistati esprime un giudizio negativo su Crocetta. Gli ultimi giorni saranno quindi decisivi.