Potrebbe esserci la mano della mafia siciliana dietro il brutale attentato alla blogger di Malta, la giornalista Daphne Caruana Galizia uccisa ieri pomeriggio dall’esplosione dell’auto su cui si trovava a bordo. Un’ auto presa a noleggio dalla gironalista e saltata in area attraverso un telecomando a distanza. E sarebbe la modalità dell’attentato che l’azione criminale potrebbe essere stata portata a termine da Cosa Nostra, presente nell’isola dei Cavalieri, in quanto controllerebbe il traffico di droga, il gioco d’azzardo ed il giro della prostituzione. Daphne Caruana Galizia venti minuti prima che rimanesse carbonizzata all’interno dell’auto aveva scritto sul suo blog un pezzo, sempre sulla corruzione. Il premier Joseph Muscat ha condannato l’episodio parlando di attacco “barbaro”: “Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, ma nessun può giustificare questo atto barbaro”. La cronista, 15 giorni fa, aveva depositato una denuncia dopo aver ricevuto minacce di morte.
Il premier maltese Joseph Muscat ha affermato che ad uccidere la giornalista è stata un’autobomba, precisando che l’esplosione è avvenuta nel pomeriggio dopo che la giornalista Daphne Caruana Galizia, 53 anni, era uscita di casa da Mosta, una cittadina vicino alla capitale La Valletta.
“Ci sono criminali ovunque si guardi adesso, la situazione è disperata”. E’ la frase finale dell’ultimo post pubblicato sul suo blog dalla giornalista, prima di rimanere uccisa. (@Gianfranco Pensavalli)