Si è assolutamente certi che la sigla del riordino del gioco, intervenuta in Conferenza Unificata, significhi una svolta epica per il mondo del gioco pubblico e del gioco in generale, come si è d’altra parte certi che da questa nuova vita partiranno controlli più capillari sui punti di gioco, sugli operatori e su tutti coloro che partecipano alla filiera. L’accordo deve significare un punto fermo per il gioco lecito e per la sua legalità, poiché l’intendimento di tutti coloro che hanno a che vedere con questo settore pretende che viva nell’osservanza delle norme in essere, rispettando tutto ciò che nell’accordo è stato scritto ed anche quello che è stato sottaciuto.
Se si desidera che il gioco pubblico ed i casino italiani online continuino ad essere il baluardo della legalità sul territorio, bisogna assolutamente controllare che tutto sia rispettato e funzioni come dovrebbe, con estrema osservanza delle norme da parte di tutti. Ecco, quindi, che ci si trova a percorrere una parte dell’italico territorio per trovare ad Avellino la Polizia di Stato che chiude una sala scommesse per quindici giorni dopo aver sorpreso minorenni al suo interno con ricevute di puntate: quindi, la conseguente sospensione, con un provvedimento del Questore di Avellino, nei confronti del legale rappresentante di questa nota sala giochi.
Sala giochi autorizzata alla raccolta delle scommesse sportive che aveva però accettato la presenza al suo interno di minorenni alcuni dei quali visibilmente interessati agli eventi, altri invece con ricevute già in possesso che segnalavano, evidentemente, che avevano già effettuato qualche puntata. Gli Agenti della Polizia amministrativa notavano, altresì, che al momento del controllo il titolare non era presente nei locali ed aveva affidato l’incarico della raccolta delle ricevute e del pagamento delle vincite ad altra persona, non autorizzata. Al titolare è stato poi intimato di non incorrere in ulteriori violazioni pena “la sospensione o revoca definitiva della licenza di esercizio”.
Per il nostro dovere di cronaca, si esce da Avellino e si entra in una sala giochi di Acerra (provincia di Napoli): in questa sala “clandestina” si trova la presenza di quattro apparecchiature da intrattenimento illegali e si rileva un allacciamento illecito alla luce elettrica. Quindi, dagli Agenti intervenuti per questo controllo si eleva una denuncia per i reati di gioco d’azzardo, furto di energia, mancanza della tabella dei giochi proibiti.
Tutto questo a sostegno di una sala giochi clandestina allestita da un 33enne di Acerra con appunto quattro slot machine illegali, non collegate ovviamente alla rete dei Monopoli di Stato e due telecomandi utilizzati per caricare i crediti degli apparecchi. Il materiale è stato sequestrato dagli Agenti dopo aver constatato che il contatore dell’energia elettrica era stato manomesso consentendo un prelievo di potenza senza limitazione. Il “colpevole” è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Questi due episodi elencati sono evidentemente di “piccola entità”: certamente illegali e fraudolenti, ma realtà legate alla micro-criminalità, il secondo naturalmente, mentre il primo è risultato “punibile” per l’accesso di minori, ma sono controlli che fanno emergere situazioni assolutamente negative che vanno eliminate. Il gioco dovrebbe essere sempre e comunque un punto che rappresenta lo Stato ed appunto per questo si deve trovare dalla parte dell’osservanza delle regole e delle normative. Il monitoraggio, quindi, continuerà nella speranza che l’illegalità via via vada sparendo e che il gioco pubblico, e quindi lecito, sia l’unico possibile da trovare sul territorio.