Sono deluso per la sconfitta interna con l’Acireale, ennesimo episodio sfortunato di questo inizio di stagione. Avevo fondato questa società con amore e passione, pensando di riuscire ad ottenere anche nel calcio i risultati conquistati nell’arco della mia brillante carriera imprenditoriale. Nell’interesse esclusivo dello sport e della città di Messina.
Non ci sono riuscito, e sono il primo ad esserne dispiaciuto. Forse (e senza forse) più degli stessi tifosi del Messina. Ritengo, inoltre, di essere io il primo tifoso di questo glorioso club. L’ho dimostrato con le enormi spese affrontate fino a questo momento (400mila euro), con la delusione per i risultati negativi. Dico questo per chiarezza verso tutti i sostenitori del Messina.
Sono amareggiato per i cori ricevuti dai tifosi nel corso della partita e dopo il triplice fischio, insulti che mi feriscono nel profondo. Evidentemente non sono stati compresi tutti gli sforzi da me profusi in questi mesi. Non merito questo atteggiamento ostile e offensivo, un trattamento che mi ha fatto perdere l’entusiasmo per questa avventura. Si possono capire e giustificare le contestazioni, mai gli insulti. Soprattutto nei confronti della mia persona, dopo aver dato tutto me stesso per la rinascita del calcio messinese. Anche senza riuscirci, purtroppo.
Ne conseguono pertanto, come atto dovuto, le mie dimissioni immediate e irrevocabili. Aspetto dunque che qualcuno tra i tifosi o tra gli imprenditori cittadini si faccia avanti per prendere il mio posto nell’interesse del calcio messinese e della città. Lo stesso appello lo rivolgo all’amministrazione comunale nella figura del sindaco. Da oggi è indetto il silenzio stampa per tutti i tesserati della società.
Ringrazio infine il tecnico Antonio Venuto, il suo staff e tutti i giocatori per il lavoro svolto fino ad oggi. Forza Messina. Sempre e comunque.
Dott. Pietro Sciotto