Un “giardino incantato”, percorsi indicati da candele da terra, pubblico coinvolto ad assaporare pagine straordinarie – e diversissime – della letteratura italiana, cuciture
musicali ad accompagnare, aprire e chiudere l’evento, applausi contemporanei che si alzano da cinque luoghi diversi, e gli attori, capaci di reiterare per cinque volte di seguito la propria lettura, una per ogni cento spettatori, capaci di dare ogni volta qualcosa di più: è stata davvero una festa “Le parole volano”, evento inaugurale della Stagione 2017/2018 del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, una festa che si conclude, infatti, sui sorrisi, i battimano, i commenti emozionati della platea.
Sono le parole le protagoniste di questo “teatro itinerante” che ha rivendicato magia per il Parco del “Mandanici”, spettacolo “a stazioni” ideato dal direttore artistico Sergio Maifredi, prodotto dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto guidato dal sindaco Roberto Materia, e oggetto della convenzione con Taormina Arte, qui rappresentata da Ninni Panzera, divertito e partecipe.
Parole scelte dagli interpreti stessi e tratte da pagine di scrittori differentissimi, ogni pagina eccelsa in sé e di enorme suggestione tutte insieme. Tullio Solenghi, anche “maestro di cerimonia” della serata, ha letto Calvino e, sull’onda dell’applauso a scena aperta ha bissato con un inedito di Paolo Villaggio, perché – ha detto – era un grande autore popolare, una “maschera” amata da tutti e un amico caro.
Ha giocato d’ironia, sornione ed empatico, Massimo Wertmuller cui si deve una rilettura di stralci di Diario minimo di Umberto Eco. Straripante il Baricco di Corrado d’Elia, che ha scelto di raccontare il duello tra Novecento e il pianista inventore del jazz. E ha stupito e commosso il Pinocchio vittima del Gatto e della Volpe di Roberto Alinghieri, abile a trasmettere la metafora con delicatezza e compassione.
E bellissima è stata la selezione di Rosario Lisma, che del capolavoro di Lampedusa ha
con sagacia tratto pochi minuti in cui tutto il Principe si rivela, memorie malinconiche e forza virile, sguardo alle stelle lontane ma amiche e sorriso verso gli uomini, vicini ma poco comprensibili. E nei passaggi del pubblico da un attore all’altro, passaggi guidati dai cinque stagisti assistenti alla regia – Martina Genovese, Veronica Giambò, Dario Lombardo, Graziano Molino e Fabio Pirrotta, coinvolti e ineccepibili – ecco le note di una “giostra musicale” suonata dal vivo, suggestione su suggestione, firmata dall’Orchestra a ballo “Novecento” composta da Antonio Livoti (ideazione musicale, chitarra), Delfio Plantemoli (fisarmonica), Cesare Frisina (violino), Francesco Di Stasio (contrabasso) e Fabio Sodano (flauto traverso).
Prossimo appuntamento al Mandanici con l’unica data in Sicilia, e data di apertura della tournèe, di Edoardo Bennato Tour, il 28 ottobre alle ore 21.