La Corte d’Appello di Messina valuterà nell’udienza dell’11 ottobre le due condanne a 11 e 7 anni per omicidio stradale inflitte dal gip a dicembre per la morte di Lorena Mangano, studentessa 23enne di Capo d’Orlando, travolta a Messina lo scorso 26 giugno da una Fiat Panda che stava gareggiando a folle velocità con un’altra auto. A bordo della prima c’era Gaetano Forestieri, ex finanziere, condannato a 11 anni; Giovanni Gugliandolo, giovane pasticcere, guidava la seconda vettura ed è stato condannato a sette anni.
Omicidio stradale, competizione non autorizzata e per Gugliandolo anche l’omissione di soccorso erano le accuse contestate. Il pubblico ministero Marco Accolla aveva chiesto 12 anni per Forestieri e sei anni per Gugliandolo. Il gup Mastroeni aveva disposto anche provvisionali per i genitori ed i familiari della giovane e le altre parti civili. Parti civili patrocinate al tempo da Aurora Notarianni, oggi assessore regionale, e dai colleghi Roberto Argeri e Francesco Rizzo. Alla Notarianni è subentrato Filippo Pagano.
Imputati giudicati in abbreviato.
Il 25 giugno, mezz’ora dopo lo scoccare della mezzanotte, Lorena Mangano era a bordo della sua Fiat Panda insieme a quattro amici. Era ferma all’incrocio di via Torrente Trapani e via Garibaldi. Quando è scattato il verde ha ingranato la prima e si è immessa in via Garibaldi, ma è stata travolta dall’Audi guidata da Forestieri.
Gli accertamenti dei vigili urbani hanno stabilito che viaggiava a una velocità doppia rispetto a quella consentita e che il guidatore era in stato di ebbrezza alcolica. Nonostante la tempestività dei soccorsi, la condizione della giovane orlandina era subito apparsa grave. Il 28 luglio Lorena è morta nel reparto di Rianimazione del Policlinico. I suoi genitori hanno acconsentito alla donazione dei suo organi. (@G.Pensavalli)