di Marina Pagliaro – Rispolvera il Ponte sullo Stretto il senatore di Fi Renato Schifani, che ha “battezzato” l’ingresso tra i berlusconiani di Nino Germanà, che ieri ha inaugurato la sede elettorale a Messina, iniziando la campagna verso le regionali di novembre.
«Dalla vittoria del Centrodestra in Sicilia ripartirà assieme al futuro governo regionale anche il progetto del ponte sullo Stretto di Messina» ha detto il senatore ricordando che
«Il governo Berlusconi aveva progettato e realizzato tutta la fase pregressa, aveva creato la società ponte sullo stretto e si erano trovati i fondi. Il governo Prodi in una settima ha azzerato tutto. Dobbiamo ripartire da questo progetto e vincendo a Roma e in Sicilia realizzeremo quest’opera».
«La “sfida gentile” la lasciamo a chi non ha saputo difendere Messina, troppe volte mortificata – ha dichiarato Germanà, di recente passato da Ap a Forza Italia – La nostra sara una sfida decisa!».
Per me oggi non inizia una competizione elettorale – ha detto Germanà – ma è il rush finale di un percorso lungo 5 anni in cui ho lavorato al massimo, sempre presente sul territorio, nel Parlamento regionale, in mezzo alla gente ad ascoltare bisogni, necessità, idee, richieste per portare tutto questo in seno alle Commissioni dell’ARS, negli assessorati, nelle aule e nei luoghi di soluzione dei problemi e delle questioni. Non mi presento come un candidato nuovo, ma come uno che ha affrontato un’intera legislatura, portando risultati importanti e preziosi per la nostra comunità. Sono sereno e fiducioso, convinto che Forza Italia possa raggiungere in Sicilia il 20% e Messina sicuramente sarà tra la provincia con la più alta percentuale, oltre il 25%. Dobbiamo combattere il terzo polo rappresentato dal Movimento 5 Stelle: noi chiediamo alla gente un voto di proposta, non un voto di protesta”.
Schifani ha poi ricordato l’antico rapporto di stima e amicizia con il padre di Nino, on. Basilio Germanà, presente all’inaugurazione: “C’è un forte legame tra me e i Germanà. Non posso non sottolineare come Nino è uno dei pochissimi deputati che, pur avendo avuto garantito un posto nel Parlamento nazionale per continuare con passione e dedizione l’impegno politico della sua famiglia, 5 anni fa ha rinunciato a essere rieletto in modo automatico, è tornato nel territorio, tra le persone, dimostrando grande capacità elettorale e un instancabile lavoro nella sua amata terra. Un esempio di politica onesta, sana e vicina alla gente; un’eccezione che va assolutamente valorizzata”.