Nell’ambito dell’intensificazione delle attività di servizio disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina durante la stagione estiva, i finanzieri della Tenenza di Patti hanno effettuato un controllo in materia di lavoro nero e/o irregolare nei confronti di un villaggio turistico nel territorio pattese ed hanno scoperto sette lavoratori in nero tra i quali vi erano anche due minorenni. In particolare, sono stati controllati, in totale, ventidue lavoratori. Di questi, sette sono risultati assunti in nero, due dei quali minorenni. Il controllo, svolto in sinergia istituzionale con l’Inps di Messina, è stato concluso a seguito del completamento di tutti i riscontri dei dati raccolti sul posto durante l’accesso e della posizione contributiva di ciascun lavoratore. L’elaborazione degli elementi in analisi ha fatto emergere alcune incongruenze che hanno appalesato l’intercessione di una seconda società nella gestione dei rapporti lavorativi, portando gli operanti a ritenere responsabili per le violazioni alla normativa sul lavoro entrambi i rappresentanti legali delle due società coinvolte.
Agli stessi i finanzieri hanno da subito irrogato una consistente sanzione amministrativa, cosiddetta maxisanzione per lavoro nero, compresa tra 10.500 € e 21 mila euro che potrà essere ridotta se pagata entro 60 giorni. I due, inoltre, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Patti per le gravi inadempienze commesse nella gestione del rapporto di lavoro con i due minorenni che, di fatto, sono stati impiegati, anche in orario notturno, per un numero di ore superiore al limite massimo previsto per legge, senza ricevere alcuna attestazione di lavoro né sostenere le previste visite medico-legali.
L’intervento testimonia, ancora una volta, la particolare attenzione che la Guardia di Finanza quotidianamente riserva al contrasto dell’economia sommersa e dello sfruttamento del lavoro minorile, nonché di tutte le forme di concorrenza sleale in danno delle imprese rispettose delle regole.