Il Coordinamento Regionale ANPI Sicilia Ottavio Terranova esprime assoluta contrarietà all’iniziativa indetta a Catania giorno 23 settembre da parte dell’organizzazione politica di stampo fascista denominata “Forza Nuova”, con un corteo che dovrebbe interessare le principali strade cittadine e propagandato con il titolo “ No Ius soli e stop all’immigrazione”.
“Rigettiamo tutte le forme di subdola propagazione di odio e di perversa identificazione del “nemico da estirpare” nei riguardi di Persone, donne, uomini e bambini fuggenti da guerre, carestie e disastri ambientali e che a pieno titolo fanno parte delle componenti costituenti il Genere Umano, senza differenziazioni, discriminazioni e persecuzioni. Hanno pieno diritto al rispetto civile e democratico, all’accoglienza e alla solidarietà, così come sancito nelle regole generali dai fondamentali principi della nostra Costituzione.
Nel nostro recente passato in Italia e in Europa abbiamo già drammaticamente conosciuto le tragiche, violente e spietate pratiche razziste operate dalle dittature nazifasciste che, con la perversa esaltazione dell’ egida della “razza eletta”, hanno determinato la guerra e lo sterminio di tutte le “diversità” umane proclamate dalle loro ideologie. Libertà, democrazia e diritti umani conquistati con la partecipazione e il sacrificio della gran parte delle popolazioni italiane e europee.
La proposta di legge sui Diritti di Cittadinanza, lo “ius soli temperato”, già approvato dalla Camera dei Deputati e attualmente ferma in Senato, rappresenta un requisito assolutamente prioritario da inserire nelle attività gestionali della nostra democrazia. I giovani figli dei migranti, che hanno le condizioni previste dal dispositivo legislativo, devono uscire dalle infami condizioni di rigetto ufficiale, di “clandestinità” di fatto, acquisendo i normali diritti di cittadinanza.
Invitiamo le forze democratiche, politiche, sociali e associative, ad assumere tutte le urgenti e necessarie prese di posizione di rifiuto dell’iniziativa.
Invitiamo altresì le strutture istituzionali a non concedere le autorizzazioni per l’effettuazione del corteo”.