Alle prime luci di lunedì 4 settembre 2017 è scattato un blitz dei carabinieri della Compagnia di Messina Sud a Villagio Aldisio e Rione Taormina, dove i militari, con il qualificato supporto di personale dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori” di Sicilia, hanno condotto una serrata serie di perquisizioni domiciliari “a tappeto”.
In particolare, nel giardino dell’abitazione di Salvatore RAGUSA, pregiudicato messinese cl. 1968, i militari hanno notato un’aiuola in cui il terreno era stranamente privo di manto erboso e la terra appariva recentemente smossa. Immediati accertamenti hanno consentito di rinvenire, accuratamente sotterrati a circa mezzo metro dalla superficie, diversi involucri in cellophane, contenenti un revolver perfettamente funzionante, con matricola parzialmente abrasa, poco meno di 50 cartucce calibro 7,65 e circa un chilo e mezzo di marijuana, nonché un bilancino di precisione.
L’uomo è stato quindi tratto in arresto in flagranza di reato per “detenzione di arma clandestina e munizioni da guerra” e “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio” e, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A casa di A. B., pregiudicato cl. 1990 nato a Frosinone ma domiciliato a Messina, i carabinieri – insospettiti da un anomalo funzionamento del contatore – hanno invece riscontrato, grazie all’ausilio di tecnici ENEL fatti tempestivamente intervenire sul posto, un ingegnoso allaccio abusivo alla rete pubblica, motivo per cui il giovane e la sua convivente sono stati denunciati in stato di libertà per “danneggiamento e furto aggravato di energia elettrica in concorso”. Nel corso della stessa perquisizione, circa 5 grammi di marijuana e 2 grammi di cocaina, abilmente occultati in una cavità ricavata dietro il cassetto di un mobile della cucina e rinvenuti dai militari, sono costati ad A. B. anche una denuncia a piede libero per “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”.
E’ finito nei guai anche C.B, messinese classe 1947 con qualche precedente di polizia, per una quindicina di cartucce per pistola e 20 grossi petardi di genere vietato rinvenuti dai carabinieri all’interno di una baracca di sua proprietà adibita a deposito. L’uomo è stato denunciato per “detenzione di munizioni comuni e da guerra” e “detenzione abusiva di materiale pirotecnico”.