Decisione meditata o bluff pianificato? Atto di responsabilità o strategia di un accordo risarcitorio? Sarà lo stesso Rosario Crocetta a spiegare ufficialmente alla stampa, convocata alle 15,30 presso la Sala Alessi di Palazzo d’Orleans, la ormai data per certa decisione di ritirare la propria candidatura alla Presidenza della Regione a favore del rettore di Palermo Fabrizio Micari.
L’incontro con Matteo Renzi è servito a fare un passo indietro rinunciando alle primarie e ricompattando i dem, ma solo Crocetta potrà sentirsi o meno “risarcito” a fronte di un “ritiro” che sul piano politico ammette una sconfitta personale.
Certo saranno le liste a sciogiere i dubbi, per comprendere se l’intesa raggiunta riguarda anche le persone vicine a Rosario Crocetta, a cominciare dal senatore Beppe Lumia, che per statuto avrebbe dovuto concludere la lunga incessante attività parlamentare già da tempo. A favore del coinvolgimento di Lumia nel ritiro del governatore c’è il suo ruolo esercitato per il raggiungimento dell’intesa, magari insieme al Presidente della Regione Puglia, Emiliano, il capo corrente della minoranza cui hanno aderito nel recente congresso sia Lumia, quanto Crocetta e il Presidente del Parco dei Nebrodi, Antoci.
Smentito, a quanto pare, il tandem di Micari con Antoci, e questo lascia immaginare che sia l’alfaniano La Via a stare al fianco del rettore.
Di certo molti non si aspettavano l’abbandono a pochi giorni dalla presentazione delle candidature di Rosario Crocetta che da ormai tre anni comunicava la sua strenua volontà di rimettere al popolo la scelta di restare o meno a Palazzo d’Orleans. (@Pal.Ma.)
