E’ entrato nel vivo il quarto ed ultimo laboratorio residenziale del progetto «Tracce di Memoria», condotto dall’attore e regista franco – senegalese Mamadou Dioume e realizzato nel Castello Federico III e nell’intero borgo di Montalbano Elicona.
25 partecipanti provenienti da tutta Italia, di età compresa fra i 18 e i 35 anni, hanno iniziato la prima fase del lavoro che li vedrà impegnati per 10 giorni. Dopo la presentazione del progetto e del programma del laboratorio da parte dell’associazione giarrese ArchiDrama e dell’associazione montalbanese l’Aurora, i ragazzi hanno immediatamente iniziato a lavorare, prima nell’anfiteatro e poi nella Sala Arnaldo da Villanova del Castello Federico III d’Aragona.
Si è poi passati allo studio dei testi delle memorie di Montalbano Elicona e all’elaborazione teatrale del materiale fornito da ArchiDrama e del materiale recuperato dagli stessi partecipanti durante gli incontri con gli abitanti del paese. «Continua il nostro viaggio di esplorazione e di rielaborazione nel linguaggio teatrale delle “memorie” di Montalbano Elicona – spiega il presidnete di ArchiDrama Alfio Zappalà – Nei primi incontri avuti con i giovani partecipanti abbiamo riscontrato con piacere un forte interesse rispetto alla nostra proposta. Questo avvalora la nostra idea di poter tramutare le “memorie” nel linguaggio teatrale, da intendere come strumento di trasmissione delle stesse alle nuove generazioni».
Approfondito lo studio del materiale, i partecipanti hanno iniziato a «nutrirsi» del testo per poi trasferirlo in voce e corpo. Lunga parte del lavoro di Mamadou Dioume, infatti, è dedicato alla preparazione del corpo. Attraverso gli esercizi fisici si mette in atto una ricerca verso la prima forma del linguaggio teatrale: la mimica. Si passerà man mano a tutti gli step successivi per un percorso che fa del teatro un mezzo d’espressione universale in grado di travalicare non solo i confini culturali ma anche quelli temporali, riuscendo a raccontare e rievocare miti, leggende e memorie di uno dei borghi più belli d’Italia. L’attività è svolta anche in funzione della realizzazione di una dimostrazione di lavoro finale che sarà condivisa con la comunità di Montalbano Elicona, allo scopo di restituire a quest’ultima le memorie della propria storia e della propria tradizione attraverso il linguaggio del teatro.
«Lavorare sulle tracce di memoria significa andare alla scoperta di frammenti di vita, piccoli mondi rinchiusi in canti, leggende, filastrocche – dichiara Maria Rita Simone, vice presidente di ArchiDrama – La scoperta non è il punto di arrivo bensì il punto di partenza. Ciascuna traccia ritrovata viene rielaborata attraverso il linguaggio del teatro della musica e della danza. Le tracce di memoria di Montalbano costituiscono la base del laboratorio di teatro residenziale condotto da Mamadou Dioume, così come sono state le linee guida degli altri laboratori di musica e danza».
Alcuni dei 25 partecipanti di questo laboratorio verranno selezionati per entrare a far parte della Compagnia che realizzerà lo spettacolo sulle memorie di Montalbano Elicona in occasione del Festival teatrale sulle Memorie, in programma l’1, il 2 ed il 3 settembre.
Ieri intanto si è chiuso il bando di partecipazione al Festival, occasione unica di visibilità per le compagnie provenienti da tutto il territorio nazionale ed internazionale che lavorano su specifici progetti di recupero delle tracce di memoria. Da oggi sul sito www.traccedimemoria.net sarà disponibile la graduatoria delle compagnie ammesse al Festival. Saranno tre giorni intensi di incontri, spettacoli teatrali e racconti condivisi, aperti gratuitamente a tutti, sul tema della “memoria”. A conclusione di ogni giornata del Festival verrà realizzato uno spettacolo con numerosi ospiti di caratura internazionale del teatro, della musica e della danza.