Oggi, venerdì 11 agosto, l’organizzazione umanitaria europea SOS MEDITERRANEE ha incontrato Mario Morcone, Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione presso il Ministero dell’Interno. L’incontro è stato fissato per proseguire la discussione sul Codice di Condotta per le organizzazione umanitare attive in operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale.
L’incontro è stato portato avanti in uno spirito di apertura e di dialogo costruttivo.
Riconoscendo l’importante lavoro di salvataggio delle NGO e l’apertura al dialogo di SOS MEDITERRANE, il Ministero dell’Interno ha acconsentito ad includere i punti sollevati da Sophie Beau, co-fondatrice e Vice-presidente di SOS MEDITERRANEE International, aggiungendoli all’attuale Codice di Condotta in forma di addendum. In conseguenza di ciò SOS MEDITERRANEE ha firmato questa mattina il Codice di Condotta.
Il Codice di Condotta riconosce chiaramente tramite l’addendum proposto questi concetti chiave:
- Il Codice di Condotta non è legalmente vincolante e prevalgono le regolamentazioni e le leggi nazionali ed internazionali
- Il Codice di Condotta non menziona il portare armi. SOS MEDITERRANEE non si impegna dunque a ricevere uomini armati a bordo della sua nave, fatto salvo in caso di mandato rilasciato nell’ambito del diritto nazionale o internazionale.
- Nel caso in cui ufficiali di polizia siano ricevuti a bordo della nave di ricerca e soccorso questi non interferiranno con la missione umanitaria di salvare e proteggere vite
- Il Codice di Condotta non limita i trasbordi dei sopravvissuti ad altre navi, quando coordinati dal MRCC di Roma.
Durante l’incontro, la co-fondatrice e Vice-presidente di SOS MEDITERRANEE International Sophie Beau, ha condiviso “le preoccupazioni dell’Italia, che è lasciata da sola a rispondere alla tragedia umanitaria che si dispiega alle porte dell’Europa”.
“Abbiamo apprezzato molto l’impegno del Ministro dell’Interno italiano nel discutere ed accettare I nostri emendamenti in modo da poter superare le nostre principali preoccupazioni sul Codice di Condotta per le ONG. Chiuso questo capitolo adesso ci possiamo concentrare su questioni molto importanti quali i preoccupanti sviluppi nella zona di ricerca e soccorso”, ha commentato Sophie Beau al termine dell’incontro.
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ADDENDUM
- Resta inteso che il presente Codice di Condotta non implica una limitazione della pratica dei trasbordi e che i trasbordi saranno effettuati sotto il coordinamento esclusivo del MRCC di Roma nel quadro della legge marittima internazionale vigente.
- Resta inteso che la regolamentazione esistente (UNCLOS) “e le altre norme di diritto internazionale applicabili, le competenze del comandante e i differenti mandati e competenze delle persone giuridiche interessate come previsto dal diritto nazionale ed internazionale, rispetto alle quali i funzionari di polizia non interferiscono e non dovranno interferire” prevalgono in materia come precisato nel detto Codice di Condotta.
- Come precisato nel Codice di Condotta, resta inteso che la presenza a bordo di ufficiali di polizia giudiziaria « eventualmente e per il tempo strettamente necessario, su richiesta delle Autorità italiane competenti, » non può interferire con la missione umanitaria svolta sulla nave, in particolare con le cure e la protezione delle persone soccorse, e che deve essere rispettato un periodo minimo di 24h di riposo per tutte le persone soccorse.
- Resta inteso che SOS MEDITERRANEE riceve già ufficiali di polizia giudiziaria italiana a bordo quando la nave è in porto in Italia e si impegna a mantenere questo approccio e a cooperare con le autorità italiane nella lotta contro il traffico di esseri umani.
- Resta inteso che il Codice di Condotta non menziona il portare armi. SOS MEDITERRANEE non si impegna dunque a ricevere uomini armati a bordo della sua nave, fatto salvo in caso di mandato rilasciato nell’ambito del diritto nazionale o internazionale.
Resta inteso che la firma del presente Codice di Condotta da parte della ONG SOS MEDITERRANEE non è stata possibile che dopo chiarimento e menzione scritta di questi punti.
SOS MEDITERRANEE International network
Sophie Beau