Nella riunione di oggi Accorinti e gli altri rappresentanti rifiutano il riparto delle somme e chiedono un faccia a faccia con il Governatore. Il CSA lo dice da tempo : Crocetta ed il suo Governo, con la complicità dell’ARS, hanno abbandonato al proprio destino le Province (dal 4 Dicembre non si possono più definire “Ex”).
Oggi la conferma si è avuta con il nulla di fatto nella riunione fra l’Assessore Lantieri e i rappresentanti dei nove enti che all’unisono , sposando la linea del Sindaco Metropolitano di Messina Accorinti, hanno respinto la proposta di riparto delle somme previste in bilancio, ritenute assolutamente insufficienti a scongiurare il fallimento, ed hanno chiesto un confronto con Crocetta e Baccei.
Com’era prevedibile si sono sciolte come neve al sole le parole del Governatore nella riunione del 19 Luglio con i lavoratori di Siracusa e, soprattutto, le rassicurazioni di Baccei all’ARS del 20 Luglio in merito al reperimento di altre risorse derivanti dai fantomatici accordi con Roma.
Oggi l’ Assessore Lantieri è stata fin troppo chiara : non ci sono altre somme oltre ai 91 mln previsti in finanziaria, mentre ne occorrerebbero almeno 200.
Alla vigilia delle elezioni quindi il disastro della riforma delle Province si palesa in tutta la sua gravità : enti, territori e siciliani tutti pagheranno il prezzo di un’approssimazione ed un’incapacità senza precedenti.
Ed il CSA dice chiaramente che a nulla servirà unirsi alla vertenza nazionale perché da Roma non potrà arrivare alcun soccorso dal momento che i fondi sono stati erogati alla Regione e da quest’ultima evidentemente dirottati ad altri fini. “Il caso Siracusa dimostra che chi amministra questa Regione deve essere pronto ad assumersi la responsabilità di quello che potrebbe succedere, anche sul piano dell’ordine pubblico, da qui a qualche mese se non si troveranno , già da oggi all’ARS, gli opportuni rimedi per garantire con i fatti e non a parole i livelli occupazionali ed i servizi”