Riprenderà il prossimo 26 ottobre il processo davanti alla Prima Sezione Penale del Tribunale di Messina ( presiede Silvana Grasso, a latere Letteria Silipigni e Giovanni Albanese) e che vede come principale imputata l’attuale addetto stampa delle Asl di Biella e Vercelli, Valeria Arena, 33 anni, originaria di Messina. Sono cinque in tutto gli imputati per un concorso pilotato per l’assegnazione dell’ufficio stampa del Policlinico di Messina, che vide l’’incarico conferito all’allora pubblicista Valeria Arena a discapito del giornalista professionista Gianluca Rossellini, che lo aveva curato negli anni precedenti.
Nell’udienza che ha portato all’apertura del dibattimento e alla formulazione delle richieste di prove, il Collegio ha respinto tutte le questioni preliminari e le eccezioni formulate e ammesso la costituzione di parte civile con la sola eccezione per l’imputazione di cui risponde l’ex direttore generale del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, accusato di aver prolungato il contratto fino all’agosto 2015 all’Arena senza ricorrere alle procedure di selezione e procurandole un ingiusto vantaggio patrimoniale.
La Arena risponde, con la dirigente amministrativa e oggi direttore Risorse Umane del Policlinico, Giuseppe Sturniolo, l’inviata di Repubblica Palermo Alessandra Ziniti e l’ex addetto stampa dell’Ismett Palermo Laura Oddo, di abuso d’ufficio, ovvero la pubblica selezione per l’ufficio stampa al Policlinico di Messina che sarebbe stata alterata, facendo vincere l’Arena, che appose la sua ” firma” sul compito, che andava invalidato con esclusione della giornalista.
La Arena risponde anche di falsa attestazione in atto pubblico per aver inserito nel curriculum professionale e formativo una collaborazione, esclusa da editore e direttore responsabile e mendacio nell’autocertificazione. Vicenda che a Messina si trascina da anni, con due pm chiamati in causa e due richieste alla Procura Generale di giustizia per l’eccessiva lentezza in fase preliminare.
Ma la tenacia dell’avvocato Lillo Massimiliano Musso, che è anche un pubblicista, in forza al Foro di Agrigento, ha permesso a Rossellini un primo riscontro, in attesa di altra attività davanti a giudici amministrativi del Lavoro.
A Reggio Calabria è in piedi un altro fascicolo a carico dell’Arena, per via della residenza presso una tipografia di Villa San Giovanni, che le ha permesso di aggirare l’ostacolo d’iscrizione all’Albo dei Pubblicisti in Sicilia per mancanza dei requisiti tecnici, ovvero le collaborazioni prestate. E, infine, a Catanzaro è in piena fase d’attività investigativa l’indagine sui Consigli dell’Ordine della Calabria che avrebbero favorito la carriera dell’Arena. Che lasciò Messina per Biella dopo che sindacato giornalisi e Ordine di Sicilia bloccarono il concorso al Policlinico, autentico ” vestito” per la riconferma dell’Arena al Policlinico. Concorso mai più indetto. (@G.Pensavalli)