“Determinante anche questa volta è risultato essere il coraggio, la determinazione e la collaborazione dimostrata dall’imprenditore che in piena sinergia con la Magistratura di Messina e con l’Arma dei Carabinieri ha permesso di assicurare alla giustizia 2 pericolosi malviventi”. E’ quanto dichiarano gli inquirenti commentando i risultati dell’operazione antimafia Good Easter, che ha consentito di individuare e bloccare le mani di cosa nostra etnea a Taormina.
Un’operazione che porta la firma del Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina Sebastiano Ardita (nella foto) e del sostituto Procuratore della Repubblica Francesco Massara, che sottolineano ancora una volta l’importanza della collaborazione degli imprenditori che si ribellano al racket.
“La loro opera ha permesso agli inquirenti, in tempi brevissimi – si legge in una nota – di respingere il fenomeno criminale che cercava di trovare spazio nella fascia costiera dell’Ionio e nei vicini comuni limitrofi. Si auspica che altri imprenditori possano con celerità rivolgersi alla magistratura inquirente e all’Arma dei Carabinieri in modo da poter mettere fine al fenomeno, purtroppo ancora presente, delle estorsioni sul territorio. Gli stessi imprenditori denunciando hanno permesso il brillante risultato, frutto di un certosino lavoro di squadra, e che ha saputo, ridare la libertà a loro stessi che da tempo si vedevano costretti a pagare con i loro sacrifici “il pizzo” al sol fine di non avere minacce e ritorsioni ulteriori”.
Un aspetto che ci piace sottolineare, per ricordare che oltre il “coraggio da tastiera” esistono uomini e donne che ci mettono la faccia e danno corpo a parole come coraggio e dignità.