Con un blitz nell’Ennese tra Piazza Armerina, Aidone e Assoro, a conclusione di articolate attività investigative patrimoniali coordinate dalla DDA di Caltanissetta, è stata data esecuzione al decreto di sequestro ai fini di confisca dei beni riconducibili a Gabriele Domenico Stanzù e ai terzi congiunti Elisabetta Buttaccio, Domenica, Benedetta e Nicola Stanzù e Carlotta Conti Mammamica, una delle più importanti ” famiglie” di Capizzi.
Stanzù era stato arrestato nel novembre del 2011 per omicidio aggravato dal metodo mafioso e condannato, in via definitiva, a 14 anni di reclusione.
Il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza ha interessato 349 ettari di terreno, 8 fabbricati, 10 autovetture e diversi conti correnti postali e bancari per un valore complessivo superiore a 11 milioni di euro.
Nell’ambito dell’attività investigativa hanno assunto particolare importanza le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia acquisite tra il giugno 2011 e il maggio del 2012, dalle quale emergono qualificati contatti tra Stanzù e l’organizzazione mafiosa di “Cosa nostra” ed in particolare con la famiglia di Enna, oltre che con soggetti della malavita gelese ed in particolare Daniele Emmanuello (deceduto in un conflitto a fuoco con la polizia in occasione della sua cattura nel 2007 in territorio di Villarosa ), soprannominato “il boss dei ragazzini”.