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I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi hanno tratto in salvo un escursionista messinese appassionato di speleologia, di cui non si avevano notizie da sabato mattina.
L’uomo si era addentrato alla base de Rocca di Novara, a circa 1150 metri di quota, monte noto come il Cervino di Sicilia , con l’intenzione di esplorare una profonda grotta esistente nella zona. Dopo essersi calato nell’antro a pozzo ha raggiunto un cunicolo orizzontale, alla profondità di circa 40 metri, dove è rimasto bloccato in uno spazio largo circa 70 cm. I familiari hanno dato l’allarme e, all’esito negativo delle preliminari ricerche, il sindaco del Comune di Fondachelli Fantina ha allertato la Prefettura di Messina per attivare il piano provinciale per la ricerca di persone disperse/scomparse.
I Finanzieri della Stazione del Soccorso Alpino di Nicolosi si sono recati immediatamente sul posto con la propria unità cinofila per unirsi alle ricerche insieme ai carabinieri, ai volontari del C.N.S.A.S, ai VV.FF., al Corpo Forestale Regionale del distaccamento di Barcellona Pozzo di Gotto e agli altri volontari della protezione civile.
Alle 18,30 i soccorritori sono stati avvisati da alcuni pastori che hanno riferito di aver notato uno spezzone di corda che entrava in una cavità profondissima. Accertata a voce la presenza del malcapitato nella grotta, le Fiamme Gialle lo hanno quindi raggiunto, con non poche difficoltà, in fondo al cunicolo e recuperato grazie all’utilizzo di complesse manovre di corda e tecniche alpinistiche. Lo speleologo è stato imbragato ed estratto prima che il buio rendesse ancora più difficili le operazioni di salvataggio. In stato di spossatezza fisica e disidratato, l’escursionista, sottoposto alle prime cure, è stato rifocillato e quindi affidato ai propri familiari.
@G.Pensavalli