Non era Donald Trump e neppure uno dei signori e signore del G7 di Taormina: per loro c’erano sette elicotteri a disposizione nel caso avessero avuto qualche vescichetta da curare o un mal di testa da consulto. Lui, invece, ha dovuto aspettare un paio di ore perché l’elicottero dell’Ospedale Papardo di Messina era guasto e il centralone ha contattato Caltanissetta. Ed è morto.
Aveva 59 anni ed era un italo-svizzero, residente a Bellinzona, l’uomo deceduto la notte scorsa a Stromboli.
A causare la morte di C.D. potrebbe essere stata la puntura di un parassita (presumibilmente una zecca) sulla coscia, dove è presente un eritema con gonfiore della parte interessata. Choc anafilattico.
E’ quel che pensa il medico legale Domenico Saragò che ha effettuato una ricognizione cadaverica sulla salma dell’uomo che , dopo essere giunto da Stromboli con il gommone della Guardia Costiera, è stato trasferito a cura della ditta Alfa e Omega all’obitorio del cimitero di Lipari.
L’uomo, ex magistrato in pensione, era un habituè dell’isola eoliana, dove soggiornava abitualmente da oltre un ventennio. Sull’isola era giunto nello scorso fine settimana, insieme a due amici.
Nelle immediatezze dell’arrivo, a causa di un lieve malessere, si era recato alla guardia medica dell’isola. Ripresosi aveva fatto ritorno nella villetta che occupava.
Ieri sera, poi, l’ennesimo malessere e un ulteriore viaggio alla guardia medica. Nel giro di qualche ora le sue condizioni si sono aggravate al punto che il sanitario di turno ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso, giunto sull’isola dopo circa 90 minuti dalla chiamata in quanto, impegnate le unità in servizio nella provincia di Messina, ed uno guasto e non sostituito, è dovuto giungere da Caltanissetta.
Lo sfortunato turista è però deceduto prima che potesse essere trasferito.
Tutto lascia presumere che la puntura del parassita possa essersi verificata prima dell’arrivo a Stromboli.
Il corpo dell’uomo resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che dovrà decidere se fare effettuare l’autopsia, presso l’obitorio del cimitero di Lipari. Le indagini sono state affidate al pm Pajola e sono coordinate dal procuratore capo di Barcellona Emanuele Crescenti.
@G.Pensavalli