Affaire Aliscafi: Crocetta quattro ore davanti ai magistrati, attacca l’assessore Pistorio e annuncia querela per i grillini

Indagato per corruzione, nell’ambito dell’inchiesta ‘Mare Monstrum’ sul “sistema Morace”, il presidente della Regione Rosario Crocetta si difende, poi contrattacca e addita il suo assessore alle infrastrutture, Giovanni Pistorio, responsabile almeno personalmente nei suoi confronti e politicamente se non lo è penalmente.

Quattro lunghe ore davanti ai magistrati, ieri pomeriggio poco dopo le 16, accompagnato dal  suo avvocato, Vincenzo Lo Re.

Prima di lui era stata sentita l’ex sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari dimessasi per questa inchiesta e che ha restituito ai magistrati l’orologio rolex ricevuto in regalo a Natale che viene indicato come contropartita per aver appoggiato un provvedimento legislativo gradito all’armatore Morace.

Crocetta ha confermato di aver chiesto veramente il prolungamento dei collegamenti con le isola Eolie ma ha negato che la cosa fosse in qualche modo collegata con il contributo da 5 mila euro rilasciato da Morace al suo movimento Riparte Sicilia. Lo ha fatto perché riteneva assurdo che le corse diminuissero già il 3 settembre. Il mediatore di quel contributo, secondo i magistrati, fu il presidente dell’Ast Massimo Finocchiaro.

Ma poi Crocetta ha parlato anche della sua vita privata, del presunto innamoramento per un abitante di Filicudi, delle difficoltà di vivere da gay dichiarato a Gela e così via.

Di tutte queste vicende personali poi sostiene che non hanno nulla a che vedere con l’inchiesta e annuncia querele nei confronti dei 5 stelle che le hanno usate per chiederne le dimissioni.

“Cancelleri e Attaguile cominciassero a tremare perché gli estremi per la diffamazione ci sono tutti. Presenterò una querela perché hanno preso del gossip e lo hanno fatto proprio per giustificare la loro tesi accusatoria. In questa vicenda io sono la vittima”. Ha detto all’AdnKronos  Crocetta, al termine dell’interrogatorio.

Ritemprato dall’interrogatorio piuttosto che sfinito, ora guarda alle intercettazioni e alle cose che di lui hanno detto in tanti. Il primo che potrebbe farne le spese potrebbe essere Giovanni Pistorio, l’assessore alle Infrastrutture che Crocetta ha in mente di sostituire.

Il Presidente sembra intenzionato a non tenere in giunta chi, sia pure in conversazioni private che non sapeva intercettate, lo avrebbe offeso e maltrattato senza neanche chiedere scusa quando le conversazioni sono diventate pubbliche per effetto dell’inchiesta

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