Il 2 giugno a Messina è stato celebrato con qualche novità. Tipo il piazzale e il picchetto in armi a comando rosa, ovvero Claudia Granata, Sottotenente di Vascello di Bagheria, in forza al Reparto Supporto Navale della Sesta Squadriglia della Guardia costiera, architetto.
Molto meno marziale dei colleghi maschi ma la cerimonia ha come fulcro la resa di onori alla prefetta Ferrandino, che viene accompagnata dal generale di Corpo d’Armata Robusto, alla prima uscita a Messina da comandante della Divisione Culqualber.
Ad un certo punto della cerimonia spiccava l’altissimo Claudio Bolognese, che è un generale della Finanza, classe 1969, comandante del Provinciale di Messina. Si è ritirato in seconda fila perché “stonava”. Altro generale di Brigata schierato è stato Roberto Angius, comandante della Brigata Aosta.
Tra gli assidui presenziatori mancava Filippo Romano, oggi vice prefetto a Siracusa. Solita rappresentanza studentesca del Bisazza, per via del legame prefettizio con l’alternanza scuola-lavoro. Consegna delle onorificenze nel piazzale, con almeno quattro sindaci (due donne) della provincia a presenziare.
Poca gente a piazza Unione Europea, inno di Mameli che proprio nessuno- o quasi- vuol cantare. (@G.P.)