Sgominata una banda criminale dedita alle rapine, messe a segno negli ultimi mesi tra Barcellona e Milazzo.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Messina sono impegnati, dall’alba di stamane, nell’esecuzione di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti, esecutori e basisti della tentata rapina in pregiudizio di portavalori consumata a Milazzo l’1.12.2016, sfociata in un conflitto a fuoco tra malviventi e guardie giurate e della rapina presso un istituto di credito di Barcellona P.G. il cui bottino ammonta ad oltre 400.000 euro.
Con l’accusa di far parte della banda di rapinatori la Squadra Mobile di Messina ha arrestato, tra gli altri, un impiegato di banca e una guardia giurata. Sono diverse le ordinanze di custodia cautelare in carcere. A dirigere l’operazione il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Barcellona P.G. Dr. Emanuele CRESCENTI, che ha dato esecuzione alle ordinanze di applicazione della Misura della Custodia Cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona P.G. Dr Salvatore PUGLIESE, su richiesta dei Sostituti Procuratori D.ssa Sarah Caiazzo e Dr Alessandro Liprino, nei confronti di sei soggetti, dei quali due già detenuti, ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di tentata rapina aggravata, lesioni personali aggravate, porto illegale di arma e rapina aggravata.
Si tratta di Vincenzo NUNNARI (Messina 12.01.1957), Salvatore DI PAOLA (Messina 21.08.1998), Giovanni CORTESE (Messina 02.01.1974), Rosario MAZZA (Messina il 24.11.1955), Antonio MASCARESE (Messina 20.07.1971), Mirko SILVESTRI (Messina il 20.07.1983).
L’attività di indagine trae origine dal tentativo di rapina commesso in data 01.12.2016, intorno alle ore 6.30, presso la biglietteria degli aliscafi Liberty Lines di Milazzo, quando tre individui travisati ed armati di pistola aggredivano due Guardie Giurate che, addette al servizio di trasporto valori alle Isole Eolie, trasportavano ingenti somme di denaro custodite in uno zaino ed in un trolley.
In particolare uno dei malviventi colpiva con il calcio della pistola più volte una delle guardie provocandogli una ferita scomposta alla clavicola ed un trauma cranico con prognosi di 20 giorni.
Al fine di difendere il collega, l’altra guardia instaurava un conflitto a fuoco con i rapinatori che, dopo aver risposto allo stesso modo, desistevano dall’intento criminoso e fuggivano senza riuscire a impossessarsi della refurtiva.
Grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza insistenti nella zona si individuava l’autovettura utilizzata dai malfattori, una mini cooper oggetto di furto.
Dal monitoraggio dei movimenti del mezzo in questione si deduceva che i rapinatori fossero a conoscenza di tutti gli spostamenti del furgone portavalori sul quale viaggiavano le due guardie giurate prima di parcheggiarlo nei pressi del porto di Milazzo.
Attività tecniche di intercettazione consentivano di individuare in Rosario MAZZA e Antonio MASCARESE i basisti.
MASCARESE dipendente della società Sicurtrasport di Messina tra l’altro la stessa mattina si trovava a bordo di uno dei furgoni della ditta che era partito contemporaneamente a quello sul quale viaggiavano le due guardie successivamente aggredite. Dopo un primo tratto di strada percorso insieme i due mezzi si separavano all’altezza del casello di Milazzo.
Si riusciva altresì, tramite la medesima attività intercettiva ad individuare due dei tre assalitori che si identificavano in Vincenzo NUNNARI e Salvatore DI PAOLA.
L’attività menzionata ha permesso di prevenire la perpetrazione di ulteriori rapine fino al 28.03.2017 quando invece veniva consumata rapina presso l’istituto Banca di Credito Peloritano di Barcellona P.G.
In tale circostanza intorno alle ore 11.30 un malvivente travisato da donna ed armato di taglierino, si introduceva all’interno della banca, dopo che il cassiere, Silvestri Mirko apriva la porta di sicurezza nonostante indossasse una parrucca, segno visibile di camuffamento.
Una volta all’interno armato di taglierino simulava, dinnanzi agli altri dipendenti, di minacciare il medesimo cassiere che sbloccava il sistema di sicurezza dell’ingresso permettendo anche al secondo complice travisato con un casco di accedere all’interno dell’istituto bancario e prelevare la somma di 420.000 euro posti fuori dalla cassaforte, perché in attesa di essere prelevati dal portavalori della ditta sopra indicata.
Dalle intercettazioni di precedenti conversazioni tra MAZZA E MASCARESE emergevano due elementi importanti: il loro coinvolgimento anche in tale fatto delittuoso poiché concordavano la ripartizione del bottino e menzionavano esplicitamente l’istituto di credito in questione; la sostituzione di NUNNARI, nel frattempo arrestato insieme al Di Paola da questa Squadra Mobile per altri reati contro il patrimonio commessi in Messina, con un nuovo referente del gruppo criminale, individuato in CORTESE Giovanni. Le responsabilità contestate per questo secondo evento criminoso sono quelle di ideatori per CORTESE Giovanni, NUNNARI Vincenzo e DI Paola Salvatore, di basisti anche in questa occasione per le due gpg MASCARESE e MAZZA e quelle di correo avendo consentito l’ingresso nell’istituto bancario per il cassiere SILVESRTRI.