Ma anche Nibali, informato della frase, ci mette un sospiro ad accendersi: “Me ne frego se scendo dal podio o se faccio secondo o terzo posto. Deve stare attento lui, perché se lasciamo andare gli altri è lui che scende dal gradino più alto. Fa lo spavaldo, ma se deve parlare, lo faccia a Milano dopo aver vinto. E’ forte, si vede e lo ha dimostrato perché sulla salita finale ha controllato. Abbiamo provato ad attaccarlo tutto il giorno, io e Quintana dobbiamo controllarlo. Non può pretendere che noi, se parte il quinto, andiamo a chiudere, altrimenti lo portiamo in carrozza fino a Milano. Deve continuare a pedalare come sta facendo, non sono mai stato spavaldo come lui e deve un attimino tenere i piedi in terra. C’è il karma, tutto può ritornare indietro”.
Giro d’Italia 2017. Sgradevole Dumoulin: “Spero che Nibali e Quintana perdano il podio”. Lo Squalo: “E’ troppo spavaldo”
ORTISEI – Una salita dolomitica trasformata nella pista di un Velodromo, quando gli sprinter in attesa di usare violenza ai pedali studiano e si scrutano. E’ la scena della salita finale verso Ortisei, quella che chiude il tappone dolomitico. La maglia rosa, Nibali e Quintana: non uno scatto, una strategia, niente. Solo tanto controllo, mentre Zakarin, Pinot, lo stesso Pozzovivo, rosicchiano secondi preziosi in chiave podio. Situazioni che producono un solo vincitore: Tom Dumoulin. Lo avevamo lasciato con i suoi dubbi e i suoi mal di pancia nel giorno dello Stelvio. Lo ritroviamo sicuro di sé, quasi sfacciato nei suoi atteggiamenti di controllo, e soprattutto vendicativo. Così la maglia rosa a Google News: ‘’Spero che Nibali e Quintana possano perdere il loro posto sul podio per essersi concentrati solamente su di me. Non ho capito il loro lavoro, hanno permesso ai loro rivali di avvicinarsi: Pinot è nettamente più forte di Nibali e Quintana a cronometro. Come ho già detto, se continuano a concentrarsi su di me, sarebbe divertente vederli perdere il podio”. Tosto, non c’è che dire, il fuoco dietro il ghiaccio.