Il fronte del No al G7 conta anche sul movimento Cambiamo Messina dal Basso che, a pochi giorni dal summit di Taormina, bolla il vertice come “un festival dell’arroganza e del paradosso”.
“Il gruppo, autoproclamatosi e autodefinitosi nei più svariati modi, il gruppo dei Potenti della Terra, delle maggiori Economie Avanzate, del più elevato Indice di Sviluppo Umano, insomma, se preferite, il G7 torna a riunirsi e ad esser trasmesso sui nostri teleschermi”, si legge in un comunicato.
“Senza la copertura di alcun trattato internazionale – prosegue la nota – 7 Paesi del mondo che decidono di incontrarsi per i loro affari, con ingente esborso di denaro pubblico, sequestrano per diversi giorni, con studiato cinismo e sottile crudeltà, una terra di confine, tra Europa e nord Africa, baricentro dei tristemente flussi migratori in atto, emblema del ritardo sociale e culturale in cui versa il Sud dell’Italia e dell’Europa, terra della Mafia e della lotta contro di essa. Cambiamo Messina dal Basso ritiene che i cambiamenti di cui il nostro Mondo necessita vadano affrontanti in direzione diametralmente contraria. Nella direzione della ricerca ad ogni costo della Pace, nello sviluppo armonizzato di tutta la popolazione umana, nella rinuncia da parte dei “Grandi” di qualcosa in favore dei più “Piccoli”, nell’apertura degli spazi, nella rimozione delle barriere e dei confini, nel mettere l’Umanità davanti alla merce. Insomma, solo “dal Basso” si può cambiare il Mondo in meglio”, concludono i membri del movimento, che in questi giorni hanno promosso diverse occasioni di incontro, riflessione e manifestazione di dissenso, fra i quali la Tenda della Pace, la sottoscrizione alla lettera ai capi di Stato del G7, che verrà trasmessa alle ambasciate dei paesi partecipanti (può essere sottoscritta qui), il G37 della Poesia, organizzato da Antonio Presti dal 25 al 28 Maggio e il Corteo NO G7 di Giardini del 27 Maggio.