Tangenti nel Trapanese per l’assegnazione dei fondi pubblici per il trasporto marittimo. Un giro di mazzette che stamattina ha portato in carcere l’armatore Ettore Morace e ai domiciliari il deputato regionale Girolamo Fazio, candidato sindaco di Trapani alle prossime elezioni amministrative, e il funzionario regionale Giuseppe Montalto. Per tutti l’accusa è di corruzione. Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri dopo una lunga indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo.
Intanto, la procura di Palermo annuncia una conferenza per le 11,30 in cui verranno illustrati i particolari dell’indagine che ha portato ai provvedimenti del giudice delle indagini preliminari.
Montalto è il segretario particolare dell’assessore alle infrastrutture Giovanni Pistorio, è stato anche segretario dell’ex assessore Giovanni Pizzo. Il suo era un ruolo politico non essendo dipendente della Regione e da due anni è di fatto io braccio destro di Pistorio. Fra il 2015 e il 2016 sono state bandite le nuove gare sul trasporto marittimo che valevano 63 milioni di euro per le isole minori con aliscafi e 56 milioni di euro per la Siremar.
In entrambe le gare un ruolo chiave lo ha avuto Morace con Ustica Lines e poi in società con i Franza anche nella Siremar. Ci sono state molte tensioni su queste gare perché il dipartimento guidato da Fulvio Bellomo ha rivisto i criteri riducendo gli importi. Morace minacciò di bloccare gli aliscafi e all’Ars suo grande difensore era il deputato ex sindaco di Trapani Fazio. I due hanno avuto anche rapporti stretti per il Trapani Calcio e Fazio candidato sindaco aveva indicato la moglie di Morace in squadra.
Figlio dell’armatore Vittorio Morace. Nel corso degli anni ha acquisito una vasta conoscenza del settore dei trasporti marittimi, come direttore commerciale dei Cantieri Navali Rodriquez di Messina e Pietra Ligure. È stato nominato nel 2011 Presidente e Amministratore Delegato della newco CIN (Compagnia Italiana di Navigazione), società nata per rilevare la ex Tirrenia di navigazione.
Impegnato nel rilancio del marchio Tirrenia, ha presentato a fine 2012, un piano industriale che prevede in primis il rinnovamento della Flotta.
Il 7 luglio 2015 ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di amministratore delegato e direttore generale di “Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione“.
Il 31 agosto 2015 diviene amministratore delegato di Ustica Lines, e presidente ad aprile 2016. Vittorio Morace passa le chiavi del regno al figlio Ettore con ricca dote di mezzi (veloci) e linee (nuove).
Dopo la richiesta di soggiorno obbligato per il candidato Tonino D’Alì, ancora una tegola sulle elezioni a Trapani, con il provvedimento della magistratura che colpisce anche l’altro candidato del centrodestra, l’avvocato Fazio, arrivato nel 2012 all’Assemblea regionale siciliana con il Pdl, poi è passato al gruppo misto.