E’ il “messinese” (in realtà è nato a Catania, ndr) Domenico Cristaldi uno dei due ufficiali dei carabinieri minacciati dall’ex ministro, senatore di Idea e componente della Commissione Antimafia Carlo Giovanardi, indagato per le pressioni indebite atte a favorire un’impresa emiliana ritenuta vicina alla ‘ndrangheta.
E c’è pure un filone per pressioni all’interno del prefettura di Modena e che portano al capo di gabinetto Mario Ventura, un fedelissimo dell’ex ministro. Con Cristaldi c’è pure l’ex comandante del Provinciale dell’Arma modenese, Stefano Savo, pesantemente apostrofato da Giovanardi per la sua intransigenza nel valutare la Bianchini costruzioni, finita nella black list prefettizia.
Cristaldi è l’attuale Comandante del Reparto operativo di Modena ed è tenente colonnello Ha dichiarato agli inquirenti di esser rimasto sorpreso perché “Giovanardi sapeva di riservatissima attività d’ufficio”.
Cristaldi, per chi non lo sapesse, è uno degli investigatori che ha fatto registrare un cambio di passo nelle compagnie di Mistretta e Barcellona e ha operato con destrezza alla Dia di Messina. Con puntate a Catania e Ragusa. Profondo conoscitore dei fenomeni mafiosi, un blitz di carriera a Bergamo, è noto come componente del trio d’accesso antimafia a Barcellona e per le indagini su Mazzarrà Sant’Andrea, comune che sarà poi sciolto per mafia.
E giunto a Modena ha tirato le fila della mega operazioni anti ‘ndrina denominata Aemilia. A Giovanardi sta proprio sullo stomaco. Come dimostrano diverse intercettazioni telefoniche. (@Gianfranco Pensavalli)