Giovane di Frazzanò muore in Emilia, indagato il fidanzato

CADELBOSCO SOPRA ( Reggio Emilia) . Nessun segno di frenata. La Punto guidata da Luigi Lerose è schizzata fuori strada sbattendo contro l’albero e rimbalzando poi verso la carreggiata.
Un incidente terribile conclusosi in tragedia, a causa del quale hanno trovato la morte Federica Ravì, originaria di Frazzanò, al settimo mese di gravidanza, e il bimbo che portava in grembo. Il decesso ha comportato l’apertura di un fascicolo da parte della procura reggiana con l’ipotesi di reato di omicidio stradale.
Un atto dovuto e che vede indagato Luigi Lerose, 23 anni, al momento dell’incidente al volante dell’auto dentro la quale viaggiava anche la fidanzata 25enne che ha perso la vita.
L’indagine è affidata al sostituto procuratore reggiano Stefania Pigozzi, che ha ricevuto una prima informativa relativa alla dinamica dell’incidente. La polizia stradale di Guastalla, che ha compiuto i rilievi, non ha trovato segni di frenata a terra. L’ipotesi più probabile, quindi, è che si sia trattato di una fatale disattenzione da parte di Lerose, che ha portato poi alla perdita di controllo della Punto Abarth, ora posta sotto sequestro dalla procura, e sulla quale si era sviluppato anche un principio di incendio, spento dei vigili del fuoco giunti sul posto.
L’incidente non è stato visto da nessuno. Al momento mancano infatti testimoni, come appurato dalla Stradale.
I primi a intervenire sarebbero stati due passanti che hanno aiutato il guidatore dopo aver attivato i soccorsi che si sono precipitati sulla statale 63 fra Santa Vittoria e Cadelbosco Sopra intorno alle 19.30.
L’impatto è stato violentissimo, al punto che il motore si è staccato dal cofano, e ha provocato le fiamme che hanno attecchito nella parte anteriore dell’auto.
L’auto di Lerose è volata fuori dalla carreggiata abbattendo alcune piante, fermandosi poi sul tronco dell’abero più grande, rimasto appena sbucciato. Quando i soccorritori sono arrivati sul luogo dell’incidente, per Federica non c’era più niente da fare. E così per il suo bambino. Medici e sanitari hanno provato a rianimarla, invano.
Federica da tempo si era trasferita con i genitori nel Reggiano. Faceva la cassiera nella pizzeria di famiglia, la ” Mela” a San Bartolomeo.

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