Sarà un maxi sbarco quello quello previsto quello di oggi pomeriggio a Messina. Nella giornata di pasquetta i volontari della croce rossa e le autorità competenti si occuperanno dell’ accoglienza di 1267 migranti provenienti dalle coste africane e che giungeranno al molo Marconi su una nave militare dopo essere stati salvati ieri dalla nave privata Phoenix Moas dei coniugi Catambrone.
Tra di loro anche i superstiti dell’ultima strage nel Mediterraneo, registrata in questo weekend di Pasqua che ha visto circa 7mila migranti salvati in una cinquantina di interventi di soccorso coordinati dalla Guardia costiera. Alcuni gommoni carichi di persone si sono trovati in difficoltà a 20-25 miglia dalle coste della Libia: sette i cadaveri recuperati dalla nave Phoenix della ong Moas, intervenuta in aiuto. Tra le vittime anche un bimbo di 8 anni.
Intanto, è arrivata a Reggio Calabria una nave con a bordo 649 migranti soccorsi due giorni fa. “Molti di loro – ha raccontato Michele Trainiti, responsabile del soccorso e della ricerca in mare di Medici senza frontiere – presentavano segni di tortura e delle sofferenze subite in Libia o durante il tragitto. Per la prima volta cominciamo a vedere anche i segni delle guerre: feriti da arma da fuoco e segni di maltrattamenti e torture”. Altri 851 sono sbarcati a Lampedusa.