Il Governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, è stato sentito ieri pomeriggio in Procura a Milano nell’ambito di un’inchiesta a suo carico che lo vede accusato di diffamazione per alcuni passaggi del suo libro ‘E io non ci sto’ sul suo impegno nella lotta alla mafia.
L’indagine nasce dalla querela di Pietro Di Vincenzo, ex presidente di Confindustria Caltanissetta, condannato in via definitiva per estorsione nel 2014. Da quanto si è saputo, è stato lo stesso Crocetta, ex sindaco di Gela, a chiedere di essere interrogato.
Crocetta è stato ascoltato a verbale per circa un’ora e mezza al quarto piano del Tribunale milanese dal pm Maria Letizia Mocciaro (una parte del corridoio della Procura era controllato da carabinieri e uomini della scorta), titolare del fascicolo scaturito dalla denuncia per diffamazione depositata a Milano (il libro è uscito per la casa editrice milanese Longanesi nel 2013) da Di Vincenzo.
Nel 2014 Di Vincenzo, tra l’altro, nonostante fosse stato assolto in via definitiva dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nel 2006, si era visto confiscare in via definitiva il suo patrimonio, stimato in circa 280 milioni di euro. Dopo l’interrogatorio di Crocetta, il pm milanese dovrà valutare come definire l’indagine e non è escluso che possa decidere di chiedere l’archiviazione.