Presenti il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore alla Cultura, Federico Alagna, sono state illustrate stamani a Palazzo Zanca le iniziative promosse dalla Confraternita SS. Crocifisso per la Settimana Santa, in collaborazione con il Comune di Messina, l’Assemblea Regionale Siciliana, l’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e l’Arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi.
Il programma degli eventi è stato presentato dal governatore della Confraternita S.S. Crocifisso, Giacomo Sorrenti, dal vice, Nino Di Bernardo, insieme al governatore dell’Arciconfraternita degli Azzurri e Bianchi, Sergio Galletti. All’incontro con la stampa ha partecipato anche Nico Pandolfino, in rappresentanza del presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone.
“Le iniziative pasquali – hanno sottolineato il sindaco Accorinti e l’assessore Alagna – sono una straordinaria occasione per unire la comunità nel segno della fede e nel profondo rispetto delle tradizioni che costituiscono motivo di radicata e sentita devozione, ma al tempo stesso si tratta di momenti di interesse turistico e di attrazione per i visitatori presenti in città. Come Amministrazione esprimiamo il nostro compiacimento e riconoscimento alle Confraternite e a quanti hanno preso parte all’organizzazione degli appuntamenti. C’è la nostra disponibilità ad immaginare una maggiore fruizione nel corso dell’anno delle Barette in quanto legate al patrimonio storico e culturale della città e alla fede dei messinesi”.
Gli appuntamenti, che si svolgeranno nell’Oratorio della Pace dei Bianchi o Chiesa delle Barette, di via XXIV Maggio, prenderanno il via domani, venerdì 7, alle ore 21, con la via Crucis itinerante, che dall’Oratorio della Pace giungerà alla chiesa di Montevergine, accompagnata dalla lettura in lingua originale del XV secolo delle meditazioni di Santa Eustochia. All’evento religioso, che sarà presieduto da Mons. Giuseppe La Speme, delegato Arcivescovile per la Basilica Cattedrale e assistente della Confraternita SS. Crocifisso, parteciperanno le Confraternite ed Associazioni Religiose di Messina, le monache Clarisse all’interno monastero di Montevergine ed i fedeli, mentre la “Corale delle Vittore” animerà con i canti la via Crucis.
Le iniziative proseguiranno lunedì 10, martedì 11 e mercoledì 12, dalle 10 alle 12.30, con incontri che coinvolgeranno le scuole cittadine sul tema “La Settimana Santa tra storia e tradizione”.
Nel corso delle visite guidate (su prenotazione) saranno trattati gli argomenti relativi alle Barette di Messina, agli usi, costumi e tradizioni della Settimana Santa a Messina, ed il Telo Sindonico; a conclusione sarà proiettato un filmato sulla processione del Venerdì Santo.
Giovedì 13, alle 21, la celebrazione eucaristica “In Coena Domini”, officiata da mons. Giuseppe La Speme, ed il rito della “lavanda dei piedi” a dodici confrati, animato dai canti della “La Corale delle Vittorie”.
Venerdì 14, alle 17.30, si terrà un momento di preghiera con i portatori delle Barette, seguito alle 18 dall’avvio della secolare processione delle Barette, presieduta dall’arcivescovo S.E. mons. Giovanni Accolla, insieme al Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale, al Seminario Arcivescovile, ai presbiteri e diaconi, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, delle autorità civili, e delle Confraternite ed aggregazioni laicali cittadine. Il percorso della via Crucis, con partenza dalla chiesa Oratorio della Pace, si snoderà lungo le vie XXIV Maggio, S. Agostino, corso Cavour, piazza Antonello, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre e piazza Duomo, dov’è prevista la sosta per un breve momento di preghiera con l’Arcivescovo, per poi proseguire lungo le vie Oratorio, S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientro in chiesa, seguito dalla consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori. Sarà possibile visitare la “Chiesa delle Barette” nei giorni di lunedì10, martedì 11 e mercoledì 12, dalle ore 17 alle 20; giovedì 13 dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 24, e venerdì 14, dalle 9.30 alle 13. Per le visite guidate formate da gruppi di minimo 15 persone è necessario prenotare tramite il call center ai recapiti 0902135672 – 3701270545 – 3467897269, oppure attraverso i contatti www.confraternitasscrocifisso.it – [email protected].
UN PO’ DI STORIA…
Le origini della processione si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.
Le origini della processione si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.