Undici le condanne emesse dalla seconda sezione del tribunale di Messina nell’ambito del primo troncone del processo denominato “Corsi D’oro” sulle truffe alla regione nell’ambito della formazione professionale con le accuse a vario titolo di associazione finalizzata al peculato ed alla truffa reati finanziari e falsi in bilancio connessi alla gestione degli enti di formazione professionale, peculato, truffa e tentata truffa.
La condanna più pesante per Elio Sauta: sette anni e sei mesi. Condannata anche la moglie di Sauta, Graziella Feliciotto, a tre anni e sei mesi. Ritenute colpevoli anche la moglie dell’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca Daniela D’Urso condannata a 4 mesi e la moglie del deputato di Forza Italia, Genovese, Chiara Schirò a 2 anni e 2 mesi.
Nell’altro troncone del processo Schirò era stata già condannata a 3 anni e 3 mesi.
Le altre condanne riguardano: Concetta Cannavò a un anno, Natale Lo Presti ad un anno e sei mesi, Nicola Bartolone a un anno e 4 mesi, Carlo Isaja a sei mesi, Carmelo Capone a 5 anni, Salvatore Giuffrè ad un anno e 8 mesi, Daniela Pugliares a 3 mesi. Per i Capone non è stata riconosciuta l’associazione a delinquere e nemmeno per la D’urso.
Assolti Natale Capone e Giuseppe Caliri.